Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – Se non fosse per il neo capitano Gianluca Basile ed i suoi 40 anni suonati, per il trenatnovenne pivot Sandro Nicevic la cui riconferma in maglia biancoazzurra è solo questione di dettagli e per due neo acquisti, il playmaker Vlado Ilievski, 35 anni, e l’ala piccola Simas Jasaitis, trenta-treenne, l’Orlandina 2015-2016 sarebbe la squadra più giovane dell’intera serie A. Probabilmente lo potrà essere ugualmente ma lo sapremo al 4 ottobre a roster definiti o quasi. Intanto la società paladina è certamente quella che sta facendo una sessione estiva mercato in decisa controtendenza rispetto alla concorrenza, il che da un lato lascia in ansia i propri tifosi sulla bontà delle scelte sempre rischiose, ma dall’altra fa capire loro ed al mondo della palla a spicchi dello stivale che l’Orlandina lavora a medio e lungo termine provando a gettare le basi per un solido e meno oneroso futuro se le scelte attuali saranno in gran parte azzeccate. Quello che sarà l’ultimo arrivato è l’emblema di una sorta di scuola di basket che tra qualche anno potrebbe regalare frutti copiosi. Infatti si attende solo l’ufficialità sull’ingaggio di uno dei maggiori talenti in circolazione del basket europeo. Si tratta di Vojislav Stojanovic, serbo, classe 1997,199 cm, sulla carta deputato ad essere la guardia titolare a disposizione di coach Griccioli. Cresciuto nella Stella Rossa Stojanovic è reduce da una stagione con l’FMP Belgrado, ma soprattutto da un’estate appena trascorsa con le nazionali giovanili serbe. Prima il mondiale under 19 poi l’Europeo under 18, tutto in Grecia dove Stojanovic è stato uno dei protagonisti assoluti per il quinto posto dei serbi sconfitti nei quarti dai vice-campioni turchi con 7,1 di assist a gara (il migliore), 14,6 punti di media (high di 26 contro la Spagna) con la ciliegina della tripla doppia (15 punti, 12 assist ed 11 rimbalzi) contro la Repubblica Ceca. Un accordo in via di definizione che ricalca l’operazione Sulejmanovic della scorsa stagione grazie ai buoni uffici dell’agente del ragazzo. Zoran Savic ha toccato con mano le credenziali dei paladini: un mix di situazioni favorevoli hanno reso possibile l’operazione che porterà la promessa di Belgrado in Sicilia con un contratto pluriennale. Il budget contenuto ha aguzzato l’ingegno del ds Sindoni jr. Lo spazio da protagonista, l’organizzazione, la chiara vocazione verso elementi di prospettiva, ma anche la presenza di giocatori di esperienza hanno creato l’humus favorevole. In un mercato italiano privo di grossi colpi e con mediamente pochi dollari da offrire, l’idea portata avanti potrebbe essere solo apparentemente rischiosa. Riproporre il modello Benetton in riva allo Stretto? Stojanovic segue gli acquisti della guardia ungherese, classe ’95, Zoltan Perl, dell’ala-centro croata, classe ’96, Mladen Vujicevic, del playslovacco, classe ’98, Mario Ihring e della guardia- ala georgiana Lavan Babilodze, classe ’98 ma ad un passo dall’acquisire la formazione italiana. Ora all’appello manca solo una pedina, il centro americano che, secondo i soliti rumors, sarebbe già bloccato e solo da ufficializzare entro la prossima settimana.