Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Allenamenti quasi a ranghi completi per l’Orlandina che, da martedì, lavora al “PalaFantozzi” davanti ad un buon numero di tifosi, comunque parecchi visto il caldo e l’impossibilità di restare due ore, in questo periodo, nella tensostruttura di piazza Bontempo. Si attende la seconda uscita stagionale, in programma sabato (ore 18) contro la Pallacanestro Trapani, intanto è arrivato, come da programma, il nuovo capitano, Sandro Nicevic, pronto alla terza stagione in biancazzurro e con delle responsabilità in più. «Fa molto piacere – dice il lungo italo-croato – fare parte di questa nuova Orlandina che cerca di crescere e che sta cercando di diventare un club importante nella Serie A italiana». – Come vedi il nuovo gruppo del quale sarai il leader, in campo e nello spogliatoio? «Il gruppo è formato da molti ragazzi nuovi che hanno bisogno e voglia di comunicare tra di loro. Una cosa, questa, molto importante affinché possiamo iniziare bene il campionato nel senso di formare un gruppo coeso che ci darà la fiducia in campo e trovare le cose giuste. Dobbiamo cercare di giocare una pallacanestro con tanta grinta e carattere e tanta voglia di migliorare di partita in partita e quello ci consentirà di arrivare a conseguire risultati importanti». Anche Nicevic rimarca, comunque, che l’obiettivo principale resta quello della salvezza, un aspetto che sarà ribadito quando ci sarà la presentazione ufficiale, poco prima dell’inizio del campionato. L’arrivo del nuovo sponsor, la Betaland, e la sottoscrizione di un contratto biennale, ha fatto lievitare l’entusiasmo dei tifosi che sognano ad occhi aperti ma bisogna restare con i piedi per terra considerato che la permanenza nella massima serie resta lo “scudetto” dell’Orlandina, poi se verrà qualche cosa in più, come dice Basile, sarà tutto di guadagnato. In palestra si è visto anche, ma impossibilitato a muoversi, Stojanovic. Gran fisico, determinato, occhio serio malgrado la giovanissima età, la guardia serba ha tanta voglia di iniziare ad allenarsi e giocare, si attende solo la benedetta documentazione della Fiba che lo liberi dalla pastoie burocratiche e che permetta alla società di poterlo ufficialmente presentare come la nuova guardia titolare. Tra i più in palla c’è Simas Jasaitis, perfettamente guarito dalla piccola infiammazione al tendine d’Achille che non gli ha permesso di giocare, domenica scorsa, a Reggio Calabria contro la Viola. L’ala lituana, a differenza degli americani Bowers e Oriakhi, non è uno che dà tanta confidenza, confermando la tipica freddezza degli atleti dell’Est e dell’ex Urss (la sua scuola cestistica da ragazzino) in particolare dalla quale proviene. Ma già in allenamento sembra un punto di riferimento imprescindibile, tutti lo cercano e tutti vogliono un suo aiuto. Un autentico leader sul quale Capo d’Orlando fa pieno affidamento per un brillante campionato.