Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Seppur con l’organico leggermente ridotto ma con un Vlado Ilievski prossimo all’arrivo (nella notte), l’Orlandina si prepara per un nuovo, duro, quadrangolare, a Trento. Sabato sera, per il memorial “Gianni Brussinelli”, la Betaland affronterà i padroni di casa dell’Aquila, un anticipo della sfida che si rinnoverà in campionato con due protagoniste ormai da tre stagioni. L’altra sfida sarà tra Milano, potenzialmente nuovamente da scudetto anche se mai come questa volta, dopo quanto successo la stagione scorsa, i pronostici lasciano il tempo che trovano e Verona che, da par suo, dopo avere costruito, nelle estati 2013 e 2014, due squadroni per puntare alla massima serie, si ritroverà ancora in pole position al piano di sotto. Tra i giocatori che si stanno facendo ammirare in allenamento (resta solo quello, è confermato per i tifosi di casa che la loro Orlandina la potranno vedere o a Trapani a fine mese nell’ultimo quadrangolare che chiuderà le amichevoli o all’esordio in campionato, il 4 ottobre contro Cantù), c’è Alex Oriakhi, prima stagione in Italia, che eredita il ruolo di Dario Hunt. «Mi piace molto scherzare – ha detto Oriakhi in brevi dichiarazioni postate su youtube dall’ufficio stampa della società – ma in campo sono molto serio, mi piace giocare e voglio sempre vincere. Gioco con intensità». Qualcosa di italiano, comunque, c’è: «Provengo da una città che si chiama Lowell, mezzora da Boston, dove vivono e lavorano tanti italiani e sono amico con molti di loro. Sono cresciuto da genitori nigeriani (da qui le chiare origini del cognome ndr). Al momento Capo d’Orlando è la cittadina più piccola di quelle dove ho giocato, ed è molto carina, ricorda certi posti della California o una piccola Miami con la spiaggia, ottimo cibo e non ho di che lamentarmi per la scelta che ho fatto. Sono un giocatore interno al quale piace prendere rimbalzi, stoppate, difendere e fare punti da sotto canestro. Vedo che l’allenatore Griccioli ha molta fiducia in me, vuole che abbia spesso la palla sotto il ferro e questo mi aiuta ad avere anche maggiore fiducia in me stesso. Abbiamo tanti giocatori esperti, conosco già Bowers con il quale abbiamo giocato nel college, ci conosciamo con Lawrence, credo che questo possa aiutare a fare vincere tante partite alla nostra nuova squadra. Ci sono croati, ungheresi, tanti ragazzi di diversi Stati ma abbiamo già un bel gruppo e poi mi passano la palla, amo i miei compagni!». Cosa si aspetta il centro americano dalla sua prima stagione italiana? «Voglio dimostrare di essere uno dei migliori centri della Lega A italiana, un torneo difficile e competitivo. Oltre Capo d’Orlando magari molti non si aspettano molto da noi, questo sarà uno stimolo per stupire tutti. Lavoriamo tutti duramente in questo periodo, mi piace molto Tommy (Laquintana ndc) per il suo modo di giocare». Obiettivi: salvezza? Niente affatto, Oriakhi guarda oltre: «Possiamo anche raggiungere i playoff e sono eccitato nel vedere i tifosi che si esalteranno perché prometto loro tante schiacciate».