Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – L’amarezza per avere mancato una grande impresa vicina un paio di secondi e la preoccupazione per l’infortunio di Laurence Bowers. L’Orlandina doveva essere seppellita, al “Taliercio” di Mestre, dalla rabbia dell’Umana Venezia che non aveva ancora vinto gare ufficiali in stagione e invece ha confermato che c’è tanto da lavorare ma che questa squadra, oltre ad avere carattere, se la può giocare con tutti. Non fosse altro per la gestione, non andando mai in bambola quando Venezia, più con le individualità a discapito di un gioco ancora mediocre era riuscita a ricucire i vari strappi nei momenti caldi. Ha rovinato tutto la situazione lunghi, proprio in un match dominato a rimbalzo (48 carambole a favore contro 30): già privo dell’infortunato Metreveli, coach Griccioli ha perso Oriakhi, per raggiunto limite di falli, ad inizio dell’ultimo periodo e Bowers verso la fine e, pur con un sontuoso Nicevic, il dazio da pagare è stato alto. Infatti i “piccoli” di Venezia hanno innescato il centrone Owens che non si è fatto pregare mettendo i punti facili, utili per il riaggancio e l’allungo, seppur minimo, decisivo. Certo, le partite vivono di episodi: quando Jasaitis è stato raddoppiato, si è liberato lo spazio per Basile che, però, negli ultimi 2′ del tempo regolamentare, ha mancato due tiri centrali da oltre l’arco che di “ignorante” avevano ben poco ma che avrebbero messo la Betaland nelle condizioni di espugnare il parquet veneto prima dell’overtime. “Baso” dopo due partite, non ha ancora segnato dal campo. Nulla da dire, nel complesso: una Orlandina che sfiora l’exploit in una gara “impossibile”, lascia spazio solo ad elogi. E anche Carlo Recalcati, alla panchina numero 901, ha sudato: «Siamo contenti perché abbiamo vinto – ha detto il tecnico di Venezia in sala stampa – questo è molto ma molto importante in un momento dove stiamo facendo fatica. Quindi, quando comunque riesci a vincere una partita che si era messa difficile, va bene. Abbiamo permesso ai nostri avversari nel primo tempo di prendere un certo vantaggio, la gara si è fatta più difficile quando si è fatto male Mike Green ed è uscito definitivamente dalla partita. Quindi ci teniamo il risultato che non è una cosa da poco e ragioniamo sulle cose che devono essere migliorate, sulla partecipazione di tutti a rimbalzo perché è una voce che ci penalizza, così come per esempio sbagliare troppi tiri liberi (12/23 ride)». Oggi, intanto, sarà la giornata decisiva per Bowers che è uscito, cadendo male, andando a rimbalzo difensivo. Saranno effettuati gli esami strumentali a ginocchio e caviglia e, nell’attesa, non ci sono altre notizie certe. Nel viaggio di ritorno l’ala americana, inondato di messaggi dai tifosi, ha voluto esprimere questo pensiero, andato in rete: «Ciao Capo, questo messaggio per dirvi grazie dei numerosi messaggi per l’infortunio. Penso che ogni cosa andrà bene ancora una volta, grazie!». A questo punto tutto è nelle mani dello staff sanitario e del responsabile, prof. Sabatino Carianni. Gli esami stabiliranno l’entità dell’infortunio e, soprattutto, i tempi di recupero. A Griccioli non resta che incrociare le dita.