Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – Da buon primo della classe, nel senso che, tolti i veterani Basile e Nicevic che a metà giugno erano ancora ufficiosi e Laquintana che era un cavallo di ritorno, è stato il primo annuncio vero della quinta stagione di serie A dell’Orlandina poi targata Betaland, uno sponsor profetico nel caso di Zoltan Perl, la scommessa vinta delle prime tre giornate di serie A, due delle quali vinte grazie anche e soprattutto al gioiellino ungherese di 20 anni scovato nei meandri del basket europeo cui la società si è completamente o quasi votata sulla scia dei risultati centrati da Reggio Emilia. L’esterno nato il 28 luglio del 1995 a Szombathely in Ungheria, aveva raggiunto Capo d’Orlando già nel mese di maggio per un tryout e ha sottoscritto un contratto di durata biennale con la società di via Beppe Alfano che già ha dietro la porta diverse pretendenti che lo vorrebbero fin da subito nelle loro file. Perl è una guardia di 195 cm per 85 kg dalle doti fisiche e atletiche notevoli, in grado giocare con profitto anche nello spot d’ala piccola. È agile e veloce, ama attaccare in transizione, è forte nell’uno contro uno e sa essere pericoloso dalla media e lunga distanza. Ed ha fame e personalità da vendere oltre che talento, dimostrato dalla dedizione e l’applicazione del ragazzo negli allenamenti. Perl, che ha esordito nella A ungherese a soli 17 anni, è già nel giro della nazionale maggiore del suo Paese, di cui ha fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili ed il ds Sindoni e coach Griccioli quando lo hanno visto all’ opera nella settimana di allenamenti al PalaFantozzi non hanno avuto dubbi nel pensarlo perno della squadra che stavano per iniziare a costruire, peraltro successivamente attorno all’altro talento e potenziale crack, il 18enne serbo Stojanovic atteso al debutto non prima di dicembre quando guarirà dall’infortunio che si porta dietro da tempo. E Perl, che doveva dividersi i minuti lasciati dal 2 metri slavo con il totem Basile e con i due playmaker, sta sfruttando meglio del previsto l’improvvisa chance, meritandosi i 97′ di utilizzo nelle tre sfide, con cifre impressionanti, il 61,1% al tiro da due, il 66,7% da tre, il 60% ai liberi, 5,4 rimbalzi di media e quasi 2 assist, con 45 globale di valutazione ed un più 24 per la Betaland quando lui si trova sul parquet. E se non ci fossero stati Perl e l’altro mister personalità Laquintana quando Bologna era in scia sul meno 4 i biancoazzurri, sorretti anche dai veterani Jasaitis e capitan Nicevic per il resto del match, avrebbero potuto subire una beffa ancora più atroce di quella con Venezia, essendo stati sempre avanti ed anche di 20 lunghezze. Invece è giunto, strameritato, il secondo blitz nella tana della nobile decaduta Virtus dopo quello del 6 gennaio 2008 con un bilancio nelle sfide dirette di A ora aggiornato a 6-3 per le V nere. “Puntavamo molto su Perl – spiega coach Griccioli – poiché quando lo abbiamo visto lavorare da noi a maggio, anche se veniva dal campionato ungherese ci ha subito ispirato fiducia. Il ragazzo per noi valeva e magari abbiamo preso un rischio, ma lui è molto intelligente, è sveglio e si prende le responsabilità che deve. Difende su tutti, lunghi, piccoli e in attacco ha la giusta sicurezza, che segni oppure no. Siamo molto felici della sua esplosione così sappiamo di poter contare su un giocatore in più”.