Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Un altro giovane alla ribalta. Nel mix, di ragazzi ed esperti nell’ambito del progetto di “europeizzazione” della squadra che, sino ad ora, sta producendo positivi risultati, sicuramente Tommy Laquintana è uno degli emergenti: una conferma, alla prima stagione in A, dopo il positivo biennio al piano di sotto, a Capo d’Orlando prima con Pozzecco, a Biella dopo guidato da Corbani. E domenica scorsa, nella vittoriosa trasferta di Bologna, il play di Monopoli ha giocato più di Ilievski e coach Griccioli gli ha affidato le chiavi del comando nella fase decisiva dell’ultima frazione quando il macedone si è seduto visibilmente stanco. «Sicuramente – commenta Laquintana – nessuno di noi si aspettava un inizio così positivo, però noi ci prepariamo sempre al meglio e d’estate abbiamo lavorato tanto per essere pronti subito. Siamo molto contenti ovviamente, ma non cambia nulla, dobbiamo solo continuare su questa strada. In questo momento pensiamo solo alla gara di domenica contro Reggio Emilia, una partita importante e difficile». Come ti trovi con Griccioli e sei soddisfatto dell’impiego? «Con coach Griccioli mi sto trovando benissimo. Mi aiuta e mi sta facendo crescere molto, soprattutto sul piano mentale e sull’analisi del gioco. Quest’aspetto non l’avevo mai affrontato prima. Mi sta facendo crescere molto mentalmente e sullo studiare il gioco ed è una cosa che non avevo mai fatto prima, sono contento di avere lui come allenatore perché mi sta facendo migliorare molto». Cosa provi in questa tua prima volta in Serie A? «La prima gara contro Cantù è stata una grande emozione, spero di fare bene e mi impegno per questo sempre. Tornare a Capo d’Orlando per me è stato come tornare a casa, sono contento di avere giocato la mia prima partita in Serie A con l’Orlandina perché è la società che mi ha lanciato anche in A2. È un campionato molto difficile e fisico, bisogna essere sempre molto concentrati e perché ad ogni calo di concentrazione puoi essere punito e la squadra ne può risentire». Il direttore sportivo Giuseppe Sindoni ti ha indicato come il play futuro della nazionale: come rispondi? «Prima di tutto ringrazio il direttore sportivo per le belle parole e per la fiducia che mi ha dimostrato. Sulla Nazionale… beh, io cerco di migliorare giorno dopo giorno e ragiono di conseguenza. Adesso sono qui e cerco di fare il massimo per Capo d’Orlando, cerco sempre di volare basso e vivere la mia carriera senza pressioni. Prima di ogni cosa bisogna lavorare duro». Dopo avere visto all’opera le altre quindici squadre l’Orlandina può puntare a qualcosa in più della salvezza? «Tutto dipende da noi, se continuiamo a giocare così, se continuiamo ad essere una squadra anche fuori dal campo, potremo toglierci qualche altra soddisfazione . Lo ripeto prima di ogni cosa – conclude Laquintana – occorre lavorare duro, poi chissà». Nel tempo libero i giocatori hanno visitato la festa patronale in corso a Capo d’Orlando. Prosegue le terapie Bowers ma la società pare che stia cercando un giocatore a gettone che lo sostituisca e qualche novità potrebbe arrivare dopo la gara di domenica contro Reggio Emilia. La squadra biancazzurra tornerà in diretta su Sky dopo sette anni e mezzo: allora fu per il match di addio di Gianmarco Pozzecco in gara-3 dei quarti di finale dei playoff ad Avellino.