Paolo Cuomo – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Capolavoro al “PalaFantozzi”. L’ennesimo di una storia infinita a tinte biancazzurre. Capo d’Orlando, illuminata dalle luci di Sky, compie il “delitto perfetto” e stende la nuova big, apparsa nell’occasione poca cosa di fronte alla “squadra delle meraviglie”. Bowers e Stojanovic assenti? Rotazioni corte? Un’avversaria tra le favorite per lo scudetto? Niente paura, c’è mago Griccioli. Che prepara – con il fondamentale aiuto dei suoi uomini – una difesa asfissiante. Un muro fatto di gambe, voglia, intensità, coraggio, concentrazione, furbizia, esperienza contro cui si sono schiantati i reggiani, apparsi poco lucidi, stanchi, a tratti presuntuosi. Ed è il secondo ko consecutivo senza l’infortunato leader Kaukenas: non un caso. Un’orchestra sinfonica: ecco cos’era ieri l’Orlandina. Un gruppo che se resterà bello e unito com’è adesso, lotterà per i playoff e qualche mese prima per un posto nella Final Eight di Coppa Italia.
LA CHIAVE Assieme alla tenuta difensiva, in presentazione avevamo legato le speranze di vittoria alla prova di Alex Oriakhi, sinora troppo frenato dai falli. Bene, non solo non ne ha commesso neppure uno (!), ma contro l’armata biancorossa formata da un Tir (Veeremenko), un ballerino dell’Opera del basket (Darjus Lavrinovic) e l’azzurro PolonAir (il soprannome dice tutto), il campione Ncaa con UConn ha dominato la scena, spargendo sul parquet l’energia necessaria a spingere compagni e tifosi al trionfo. E che dire di Metreveli? L’aria di Capo d’Orlando lo ha inebriato, facendolo diventare protagonista in A, lui che in carriera non lo era mai stato.
LA PARTITA Inizia a strappi: subito 9-2 per Reggio Emilia, ma l’Orlandina c’è e grazie ad un Perl eccellente sui due lati del campo piazza un break di 14 a 4 e il sorpasso (16-13). L’ingresso di Lavrinovic sblocca gli emiliani, ma i biancazzurri non mollano mai e chiudono sul 19-17 grazie alla consistenza di Oriakhi che regge il confronto con i lunghi grandi e grossi della Reggiana. Nel secondo quarto Ilievski oltre agli assist (alla fine saranno 9) trova anche la via del canestro, ma un ottimo Della Valle (13 punti all’intervallo), l’uscita per prender fiato del totem paladino e la difesa sempre al limite di Silins sul poco tutelato Jasaitis, consentono ai vice-campioni d’Italia di trovare buone transizioni e di issarsi sul +6 (26-32) con un parziale di 11 a 2. Griccioli chiama due efficaci time-out e per gli ospiti si spegne la luce. Basile marca come un satanasso, guida la difesa, segna una tripla e, nonostante un ultimo minuto nel quale gli arbitri non ne azzeccano una, arriva sulla sirena il contropiede del 33-32 Orlandina sull’asse Basile-Jasaitis. Nella ripresa il boa siciliano stritola subito la sua preda emiliana, mentre l’attacco continua a fare tic tac: il pick and roll Ilievski-Oriakhi incanta ed esalta, il fenomeno Jasaitis senza Silins appiccicato addosso (in panchina con tre falli) diventa chirurgico, firmando il primo strappo sul 42-34. Griccioli alza e abbassa il quintetto, Menetti invece non ha risposte dai suoi (solo 9 punti nel quarto), come dimostra la tripla subita allo scadere nonostante due falli ancora da poter spendere (49-41 al 30′). Nel quarto finale va in scena un’Orlandina irresistibile. Il vantaggio cresce, Metreveli dà spettacolo e quando si comincia a vedere il traguardo il tabellone dice 62-47 grazie al solido Nicevic. Palasport in delirio, ma non è finita: Reggio Emilia ha l’unico sussulto d’orgoglio e quando manca l’45” è a -6 (62-56). Ma è una giornata troppo bella per non chiudersi con un’altra magia dell’eroe meno atteso: il georgiano di ferro prende un rimbalzo offensivo, fa cucù ai lunghi reggiani e manda tutti a tavola.
Orlandina-Reggio Emilia 68-62
Capo d’Orlando: Ilievski 4 (0/4, 1/2), Perl 6 (3/6), Jasaitis 16 (2/7, 3/5), Metreveli 12 (5/9), Oriakhi 11 (5/6), Laquintana 6 (2/4, 0/1), Basile 3 (0/3, 1/4), Nicevic 10 (4/9). N.e.: Vujicevic e Munastra. All.: Griccioli.
Reggio Emilia: Gentile 13 (5/9, 1/3), Aradori 10 (2/6, 0/1), Silins (0/1, 0/3), Polonara 4 (2/4, 0/2),Veremeenko 15 (5/9, 1/1), De Nicolao (0/2, 0/3), Della Valle 16 (3/10, 2/6), Lavrinovic 4 (2/4, 0/2), Pechacek. N.e.:Strautins. All.: Menetti.
Arbitri: Lanzarini, Baldini, Ranaudo. Note. Parziali: 19-17; 33-32; 49-41.Tiri da due: Ori 21/48, Reggio 19/45; datre: Ori 5/12, Reggio 4/21; liberi: Ori 11/16, Reggio 12/16; rimbalzi: Ori 40 ( 10 off, Oriakhi 12), Reggio 43 ( 14 off, Veremeenko 14); assist: Ori 22 (Ilievski 9), Reggio 10 (in tre con 2); Spettatori: 3.000.
LE PAGELLE
Basile 6,5 – Non guardate le cifre (1-7 al tiro e -3 di valutazione): in questo caso non contano. L’icona azzurra festeggia – da grande ex – la presenza numero 500 in A, con una prestazione di sostanza, difendendo sulle guardie azzurre con il cuore e tessendo la tela in attacco.
Ilievski 7 – Anche il macedone al tiro non c’è, ma serve 9 assist, facendo “girare” la squadra con dinamismo.
Laquintana 7 – Energia, faccia tosta, spinta: riempie lo scout, spreca qualcosa, ma conferma che la A è il suo palcoscenico.
Perl 7 – Meno efficace in fase realizzativa rispetto alle precedenti vittorie, ma tira giù 9 rimbalzi, si sbatte in difesa, dà tre assist e segna anche un prezioso canestro nel finale.
Nicevic 7,5 – Campione! A 39 anni continua a dare lezioni sotto canestro. Esperienza, solidità, canestri pesanti: lunga vita cestistica al gigante di Pola che ci ricorda tanto Adam Wojcik.
Jasaitis 7,5 – L’intelligente lituano aspetta che sia la partita ad andare da lui. All’inizio lo menano tanto perché è la stella biancazzurra e Menetti lo fa seguire da Silins anche in bagno. Quando nella ripresa il lettone si siede, Simas comincia lo show e con 8 punti scava il primo solco.
Metreveli 8 – Doveva fare il quarto lungo, ma per l’assenza di Bowers resta in campo 31′. Gioca con autorità, assumendosi tutte le responsabilità del mondo. Realizza 12 punti, con due giochi da tre, aggiungendo 8 rimbalzi. Cosa si vuole di più?
Oriakhi 8 – Dominante. Una presenza nelle due aree pitturate, segna e non fa segnare, subisce pure 5 falli e conquista 12 rimbalzi. Era la chiave del match e finalmente ha “aperto” gli avversari.
All. Griccioli 8 – Mancano 100″, Reggio Emilia è in recupero (-6) e il coach ordina cambio: dentro Metreveli. Il georgiano prima “sporca” il pallone per nuovi 14″ e sul tiro successivo stavolta il rimbalzo lo prende e lo trasforma in 2 punti d’oro. Ecco, per noi basta questo.