Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Cresce l’attesa per il possibile primato. In coabitazione, ma sempre primato potrà essere. Si attende il “sold out” domenica al “Pala Fantozzi” per il match Orlandina-Varese: una eventuale vittoria dei biancazzurri, unita al contemporaneo passo falso dell’attuale capolista solitaria Pistoia sul parquet dell’Armani Milano, significherebbe volare in vetta alla classifica. In Serie A l’ultima volta era accaduto, ma eravamo proprio all’inizio, dopo la seconda giornata della stagione 2006/07 quando l’Orlandina partì con un 2 su 2, poi arrivato a 4 su 5, ma con Siena già in fuga a punteggio pieno. Prima di pensare all’Everest del campionato, ci sarà però da battere la Pallacanestro Varese, una compagine per la quale in tanti, soprattutto gli “anta”, simpatizzavano in passato da veri amanti del basket. Erano i tempi dell’Orlandina in Serie C e in campo c’erano Brogna, Di Tella, Iannello. Invece Varese – che insieme a Virtus Bologna, Milano e Cantù costituisce il “quadrilatero” della storia cestistica nazionale – dominava in Italia e in Europa con i marchi Ignis e Mobilgirgi. Dopodomani la squadra lombarda sbarca in Sicilia per la quinta volta, tante quante sono le presenze di Capo d’Orlando nella massima serie. Il bilancio, al “PalaFantozzi”, è favorevole ai padroni di casa per 3-1 ma, paradossalmente, Varese ha piazzato l’exploit nella sua stagione più brutta (conclusasi con la retrocessione in Legadue) e viceversa in quella più bella di sempre dell’Orlandina (sesto posto e playoff). Infatti, alla penultima giornata 2007/08, ad obiettivo già raggiunto, l’allora Pierrel cedette il passo alla già retrocessa Varese (87-94). Per il resto sono state solo vittorie: 83-67 nel 2005/06; 77-75 nel 2006/07 con canestro della vittoria di Alvin Young a 1″ dalla sirena in penetrazione e appoggio al tabellone e infine l’indimenticabile serata del 29 dicembre 2014 (84-71), con le lacrime di commozione del grande ex Gianmarco Pozzecco, seduto sulla panchina di Varese. La storia dice anche che il club biancorosso ha avuto tra i migliori giocatori di sempre proprio il “Poz” – l’artefice dello scudetto della stella nel 1999 – e Meo Sacchetti, sfortunato protagonista in campo della finale playoff persa, nel 1990, contro la Scavolini Pesaro. Oggi ultimo allenamento prima della rifinitura. Dall’infermeria giungono buone notizie: Bowers sta accelerando il recupero e potrebbe rientrare nel prossimo turno a Caserta, mentre corre e lavora anche il giovane Stojanovic. Per il serbo si attende sempre il giudizio della Fiba: un problema burocratico, diventato telenovela, che se fosse risolto non consentirebbe comunque all’infortunato esterno ex Stella Rossa di poter giocare (per il suo debutto ci vorrà, almeno, ancora un mese).