Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Termina oggi la settimana di allenamenti dell’Orlandina con la consueta rifinitura e tutta l’attenzione è protesa a quella che, usando una terminologia calcistica tipica della schedina che fu, domani sera, al “PalaFantozzi” per Orlandina-Varese e al “Forum” di Assago per Milano-Pistoia, dirotterebbe i paladini in vetta alla classifica, per la prima volta in A nella storia dopo cinque giornate, seppur in condominio. Malgrado tutto e l’entusiasmo presente, getta acqua sul fuoco Tommaso Laquintana che, a dispetto dei suoi 20 anni, attende la partita con molta cautela. «Sicuramente – ha esordito in sala stampa il play pugliese – abbiamo un morale altissimo ma domenica giocheremo una partita molto difficile. Ognuno pensa che, dopo avere battuto l’allora capolista Reggio Emilia, tutto sia più facile contro Varese che ha solo due punti in classifica ma non è così. Certo, c’è questa grande possibilità, quella di arrivare a tre vittorie di fila, sulla carta si tratta di una partita facile ma la carta non conta, ci vogliono i fatti. Siamo carichi e pronti ma dobbiamo giocare bene, difendere e fare la nostra partita per vincere». Ti aspettavi questo avvio di stagione al fulmicotone? «No, se mi avessero detto che avremmo vinto a Bologna, perso a Venezia per un punto all’overtime e battuto una squadra fortissima come Reggio Emilia, avrei risposto solo che ci speravo. Ma mi sono subito accorto che questa Orlandina è una squadra super, innanzitutto con uno spogliatoio unito e di veri amici. Non è facile ma accade che gente di 35 e 40 anni e con una grande carriera ed esperienza cestistica alle spalle, esca con noi giovani di 20 anni, anche fuori dallo spogliatoio intendo dire. Un aspetto fondamentale per allenarsi bene tutti insieme e giocare per vincere sul parquet». Nelle prime due partite sei stato preso, in transizione, negli attacchi avversari caricandoti di falli subito, invece nelle successive due gare tutto ciò non è accaduto. «È vero – conferma il nazionale Under 20 – devo ringraziare, per questi miglioramenti, il coach Griccioli e l’assistente Gennaro De Carlo, un amico ed un bravo allenatore, che mi sta dando tanti consigli e segreti del mestiere, soprattutto per la gestione dei falli». E resti un giovane di grandi speranze, anche per la pallacanestro nazionale. «Ci spero ma a me, adesso, interessa solo ed esclusivamente questa mia prima stagione in Serie A con Capo d’Orlando. Sto lavorando sodo, sono contentissimo dello spazio che sto avendo e io, come tutta la squadra, abbiamo ampi margini di miglioramento». Il tuo capitano, Sandro Nicevic, ha indicato un obiettivo per la fine del girone di andata: le Final Eight di Coppa Italia. «Per ora siamo nella zona alta della classifica, magari verranno i periodi difficili, intanto siamo concentrati a battere Varese, i conti si fanno alla fine. Certo, arrivare alla Final Eight sarebbe una grande impresa ma – conclude Tommy Laquintana – al momento a noi interessano i punti per la salvezza. Poi si vedrà». Domani Griccioli dovrà fare a meno ancora di Bowers che non è detto che rientri nella prossima a Caserta (ci saranno esami medici a doverlo stabilire) mentre Stojanovic prosegue la lunga fase di recupero.