Paolo Cuomo – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Nelle cinque stagioni che l’hanno vista al via della Serie A (ma anche in almeno due tornei di A2) tanti sono stati i momenti emozionanti e aggreganti vissuti dall’Orlandina e dai suoi tifosi. Quello di stasera andrà ad aggiungersi alla “collana di perle”. Anche se siamo giunti appena alla quinta tappa, sentiamo che il percorso sarà inebriante e appassionante. Proprio come 8 anni fa. L’appuntamento è doppiamente di prestigio perché se è vero che Varese da qualche stagione non è più competitiva ai massimi livelli (se si esclude il primo posto a sorpresa nella regular season 2012-13), il suo nome evoca comunque ricordi indelebili, un club che ha segnato un’epoca, vincendo tutto in Italia e nel mondo con il marchio Ignis sulle maglie e i campionissimi Bob Morse e Dino Meneghin in campo. L’utopia che diventa realtà, i valori che si ribaltano: Orlandina al vertice e la blasonata Varese ultima. Anche questa è magia. Le luci della ribalta saranno puntati su Simas Jasaitis, l’uomo di ghiaccio che non sente la pressione, che gioca sempre come se fosse Eurolega e che con la sua classe sta trascinando i compagni e l’ambiente nell’elite cestistica nazionale. Lo spettacolo, quindi, sta percominciare: per Capo d’Orlando e l’intera provincia che adora i canestri è una giornata da circoletto rosso.