Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Armarsi e ripartire. L’Orlandina si siede sul più bello ma è pronta a riaffilare la spada nel solco di un campionato che, malgrado l’inatteso ko interno contro Varese, la sta vedendo protagonista. È vero che, probabilmente, sarà difficile riavere la chance di agguantare la vetta ma la priorità, in casa biancazzurra, resta la salvezza. Le due sconfitte interne dei tricolori di Sassari, per esempio, come la splendida vittoria di Capo d’Orlando contro Reggio Emilia nel turno precedente e la mancanza di una squadra ancorata a zero punti come avvenne l’anno scorso, nelle prime 14 giornate, con Caserta, confermano un grande equilibrio e veramente, ogni domenica, può succedere di tutto. Grande amarezza quindi ma il popolo biancazzurro si è sempre saputo rialzare e domenica, infatti, alla sirena non ci sono stati applausi ma neanche fischi, anzi, probabilmente le emozioni da esternare sono rimaste in gola dopo avere vissuto, con trepidazione, il canestro sbagliato da Ilievksi che avrebbe dato il pareggio e l’overtime. Coach Griccioli, infatti, non è stato da meno nelle dichiarazioni post-gara: «È una sconfitta che fa male – ha commentato il tecnico toscano – perché volevamo dare continuità alla vittoria contro Reggio Emilia e a quella di Bologna e alle altre due belle partite giocate nelle quali eravamo andati avanti anche oltre le nostre potenzialità del momento. Abbiamo pagato tanto un inizio molto brutto, soprattutto in attacco con 8 punti segnati e 2 di valutazione, che sono numeri che si commentano da soli (da aggiungere anche 8 palle perse ndc). Abbiamo iniziato a difendere troppo tardi anche se nel secondo quarto in attacco siamo stati più prolifici ma siamo sempre stati sotto scacco del ritmo che Varese stava imponendo alla partita e con la loro fisicità. Nel secondo tempo è cambiato tanto, soprattutto difensivamente, senza fare niente di particolarmente diverso lo abbiamo fatto meglio. Alla fine, abbiamo fatto un quarto da 12 pari e perso la partita: dodici punti sono pochi per chi deve recuperare. E un momento nel quale, comunque sia, stiamo cercando di mascherare le assenze che abbiamo. Sappiamo che la squadra è stata costruita per avere determinati punti di riferimento offensivi dai giocatori che mancano». Il rammarico anche per i due mancati canestri, da sotto, di Nicevic a 1′ dalla fine e Ilievski. «Siamo stati lì per riprenderla – ha proseguito Griccioli – avremmo fatto il supplementare e magari commentavamo una partita diversa. Credo che questo è in linea con le nostre caratteristiche. Qualcuno dei ragazzi è stato un po’ in calo, sappiamo che dobbiamo fronteggiare questi momenti, dobbiamo aggrapparci di più alla difesa e lo abbiamo fatto male e tardi». La classifica, comunque, sorride e magari da una imprevista sconfitta si può tornare a correre e oggi riprendono gli allenamenti con Bowers guarito dal punto di vista medico come informato dal responsabile sanitario, Sabatino Carianni.