Paolo Cuomo – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Una partita da vincere per capire se, come crediamo, questa è un’Orlandina in grado di lottare per obiettivi ambiziosi e per lanciare subito l’assalto alla Final Eight di Coppa Italia o se viceversa sarà necessario ridisegnare le prospettive, in attesa dell’inserimento del talento Stojanovic che è destinato ad elevare il rendimento della squadra. Al “PalaFantozzi” arriva Cremona che ha gli stessi punti (6) dei biancazzurri ma – sostanziale differenza- è reduce da due vittorie consecutive (a Torino e contro la “big” Reggio Emilia) che l’hanno rilanciata, mentre la Griccioli-band, dopo aver sprecato in casa il jolly-primato con Varese, ha inanellato il secondo ko di seguito a Caserta, cedendo di schianto nel finale. Nulla di preoccupante, ovvio, ma l’Orlandina ha nel suo Dna valori importanti e forse solo gli infortuni stanno frenando un’ascesa che per quanto mostrato nelle prima quattro giornate sembrava irresistibile. Capo ha anche pagato la particolare attenzione che le difese avversarie stanno riservando alla stella Simas Jasaitis, che ha visto calare percentuali al tiro e impatto sulle partite. Al contrario non finisce di stupire Sandro Nicevic, capace di realizzare nuovi record per un giocatore della sua età: tirato a lucido in campo e sempre propositivo fuori, il pivot di Pola sta vivendo una seconda giovinezza ai massimi livelli italiani, viaggiando a 14.8 di valutazione media! Sarà appassionante il duello con il nazionale Cusin, pivot vecchia scuola, contro il quale il giovane Oriakhi non dovrà distrarsi, prendendo bene posizione in area ed evitando di abboccare sulle finte. Stasera peserà di più la voglia di riscatto di Capo d’Orlando o la quadratura del cerchio ormai raggiunta da Cremona? Che, aspetto da evidenziare, nelle prime due giornate ha perso solo al supplementare a Sassari e in casa con Trento dopo aver dilapidato 33 punti di vantaggio (roba mai vista). La sfida si deciderà in regia, dove i paladini non potranno ancora contare sull’esperienza dell’infortunato Vlado Ilievski e si affideranno all’emergente Laquintana con il supporto di Basile, mentre Cremona dovrebbe farcela a recuperare in extremis (dopo due mesi e mezzo di assenza) il play azzurro Luca Vitali. L’uomo di talento attorno al quale era stato ricostruito l’organico, non sarà ovviamente al top con una sola settimana di allenamenti nelle gambe, ma potrà offrire un contributo di leadership accanto al sorprendente Adegboye, arrivato sotto il Torrazzo per tamponare e diventato invece un buon protagonista come dimostrano i 13 punti di media con il 57% dall’arco nei due successi appena centrati. Sarà anche un bel confronto tra il nuovo che avanza in panchina, coach Griccioli, e un maestro di pallacanestro e signorilità come Cesare Pancotto, che oggi timbra la presenza numero 1036 in oltre trenta anni di carriera vissuti con energia ed entusiasmo, senza fermarsi mai un attimo. E occhio a Tyrus McGee, pericoloso e apprezzato ex, a cui non si può lasciare troppa libertà sul perimetro. Al “PalaFantozzi” si comincia alle 18.15 e arbitrano Seghetti, Rossi e Caiazza.