Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Guarda il bicchiere mezzo pieno e, dopo avere sfiorato lo storico primo posto tre settimane fa, si dice soddisfatto del cammino della sua Orlandina e, comunque, in linea con gli obiettivi, dando ampia fiducia a coach Griccioli e allo staff tecnico. Enzo Sindoni, che vuol vincere sempre, non sembra neanche tanto deluso dopo la terza sconfìtta subita domenica contro Cremona e, soprattutto, rende merito agli avversari. «Giochiamo in Serie A – dice il presidente dell’Orlandina – al cospetto di avversari fortissimi che hanno giocatori che si impegnano per vincere le partite, che giocano contro una squadra forte come la nostra che peraltro è stata anche vittima di alcune assenze contemporanee. D’altro canto a Caserta siamo stati avanti per 33′, questo è il fascino della Serie A e sappiamo di dover lavorare duro per i nostri obiettivi».
Come giustifica il calo della squadra nell’ultimo quarto: 14′, equamente divisi, tra Caserta e domenica e segnando solo un canestro dal campo e due tiri liberi. «Sicuramente c’è un problema di natura fisica, se è vero come è vero, visto che siamo stati costretti a spremere giocatori che dell’esperienza hanno il loro miglior bagaglio. I nostri veterani sono stati troppo spremuti ma la lucidità si paga anche in altri termini. Tommaso Laquintana sta facendo gli straordinari e dimostra quello che continuo a dire: un giorno arriverà in nazionale. Ma Tommy gioca in A da un mese e mezzo e contro avversari fortissimi, come Vitali domenica o Siva a Caserta. Credo che anche questo possa spiegare il perché di questi finali. Certo, contro Cremona abbiamo fatto un po’ di confusione nel quarto parziale, merito ai nostri avversari, continuiamo a lavorare per migliorarci e non sono preoccupato».
Per la prima volta coach Griccioli ha subito delle critiche: c’è piena fiducia nello staff tecnico?
«Come tutti il nostro allenatore ha sicuramente avuto una giornata migliore quando ha vinto a Bologna o quando ha battuto Reggio Emilia o l’anno scorso anno contro Milano. È normale guardare il risultato, però posso tranquillamente dire che il valore degli avversari c’è e le nostre assenze sono state determinanti per questo calo. A Griccioli raccomando di mantenere slancio, positività ed entusiasmo, doti che hanno caratte- rizzato la nascita e la crescita di questa Orlandina. So che, al di là dell’indiscutibile aspetto tecnico, ci sarà la spinta emotiva che l’ambiente Orlandino riuscirà a trasmettere ad una squadra che ha 6 punti in classifica e si trova al nono posto».
Resta la salvezza il principale obiettivo da raggiungere?
«Avevo indicato il tredicesimo posto, cioè un gradino più su del piazzamento dello scorso anno, al momento della presentazione della squadra. Il campionato, come dimostrato da queste prime sette giornate, è livellato quanto mai, per esempio la differenza tra l’ottavo posto che porta ai playoff e il quindicesimo che conduce alla salvezza, può essere compreso fra quattro/sei punti. Certo, vogliamo salvarci e vogliamo andare avanti con fiducia ed entusiasmo. Dopo tre sconfitte di fila abbiamo davanti quattro impegni proibitivi (in ordine: Torino fuori, Sassari e Brindisi di fila in casa, Milano in esterno ndc) ma rimarremo sereni perché sappiamo che il nostro obiettivo principale è quello di raggiungere, al più presto, i 20 punti e sperare che altre squadre, che hanno magari mezzi superiori ai nostri, non riescano a fare meglio di noi. A volte mi dispiace – conclude Sindoni – che i tifosi pensano che tutto dipenda dal risultato, invece ritengo che molto dipende dall’impegno e tutti i nostri giocatori, sino a domenica, non hanno lesinato sforzi e sudore».