Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – La fiducia non manca. Da 17 anni a questa parte, nei periodi difficili o carichi di entusiasmo, Francesco Venza ha spesso vestito i panni di “pompiere”, ora per gettare acqua sul fuoco delle esaltazioni a volte eccessive, ora per giustificare quello che non andava e infondere coraggio.
Che succede all’Orlandina?
«Formalmente nulla – risponde il direttore generale, a Capo d’Orlando dall’1 luglio 1998 – Analizzando queste ultime tre sconfitte, contro Varese non abbiamo giocato granché bene, nelle altre due, a Caserta e domenica contro Cremona, è risultata fondamentale l’assenza del playmaker titolare, llievski. Ciò non ha permesso, al nostro allenatore, di poter fare tantissime rotazioni negli esterni, nonostante avessimo comunque disputato delle buone partite, gestite purtroppo non in maniera ottimale nell’arco dei 40′. Per cui non ci siamo mai fasciati la testa in periodi peggiori e non lo facciamo adesso».
Preoccupa la classifica corta e con nessuna squadra a zero punti come con Caserta l’anno scorso?
«No, è un campionato completamente diverso da quello dello scorso anno, dove si vince o si perde con tutti. Basti vedere che la Virtus Bologna ha conquistato i 4 punti che ha in classifica battendo Venezia e Sassari e perdendo con le potenziali pari ruolo. L’anno scorso Bologna, insieme a Trento, era stata la grande sorpresa del torneo, in questo momento lo è Pistoia, Trento si sta riconfermando ma stanno zoppicando Sassari e Reggio Emilia e altre squadre. Ritengo che i valori, al momento più equilibrati, verranno fuori da dicembre o dalla fine del girone di andata in avanti».
Il calo di Jasaitis dipende anche dall’assenza di llievski?
«Sicuramente, anche nella costruzione del gioco. Queste sono problematiche tecniche sulle quali, da “secoli”, non mi ci inoltro e non ne voglio parlare».
Domenica più di un mugugno contro coach Griccioli che, anche sui social network, è stato accusato da diversi tifosi per la gestione della gara.
«Proprio contro Cremona – prosegue Venza – l’anno scorso perdemmo in casa di 17 punti e i tifosi, giustamente, fischiarono Griccioli e i giocatori. Sottolineo, ancora una volta, che mai siamo scesi in campo al completo, compreso Stojanovic, al di là delle diatribe con la Fiba appena risolte. Solo con Cantù e Venezia eravamo completi ma mancava sempre la guardia serba. Poi una volta Bowers ed un’altra llievski e siamo stati sempre corti nelle rotazioni. I 6 punti che abbiamo in classifica li ritengo positivi, siamo tranquilli e andiamo avanti in attesa di avere l’organico al completo».
Prendere, all’inizio, una guardia a tempo in attesa di Stojanovic, poteva servire?
«Assolutamente no. Ci ha penalizzato oltre misura l’infortunio a llievski ma non abbiamo mai pensato di prendere una guardia in attesa del giovane serbo».
C’è un calo nelle presenze al “PalaFantozzi”.
«Nelle prime due gare grandi presenze, dopo due ko è chiaro che un calo si può registrare».
Domenica si va a Torino.
«È una partita da attenzionare come tutte».
Probabilmente arriverà oggi la decisione su llievski in base al consulto medico previsto anche se un ritorno, a Torino, appare difficilissimo ma più plausibile nel prossimo turno contro Sassari.