Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Piena fiducia. Dopo il blitz firmato Jasaitis al “PalaRuffini”, volti sorridenti alla ripresa della settimana di allenamenti dell’Orlandina che, per il posticipo di lunedì contro Sassari (ore 20,30, ma senza diretta su Sky), secondo la tabella di marcia, inizierà concretamente soltanto oggi, come se fosse martedì. La vittoria di Torino è stata salutare, per la classifica e per il morale anche se la disamina di Giuseppe Sindoni parte da lontano . «Credo che il pubblico – ha detto il direttore sportivo – non abbia mai fatto mancare il supporto in tutti questi anni. Stiamo attraversando un momento di cambiamento del nostro club, certe cose sono nuove e vanno in continuo aggiornamento. Per questo il pubblico, che tanto stimo, non è stato pronto a comprendere ciò che stava avvenendo e mi riferisco all’ultimo mese. Stiamo provando un “salto” a livello di maturità e bisogna capire che l’Orlandina sta prendendo una strada ben precisa: quella del lavoro e dell’investimento su giovani di prospettiva. Per questo la vittoria di Torino è importante per l’ambiente, perché la nostra fiducia nel gruppo è identica a quella di una settimana fa. Nel basket i risultati vanno e vengono, come l’ultimo tiro, che a me entra ed a te no. Sono contento, è ovvio, di avere centrato la vittoria ma non abbiamo mai messo in discussione la bontà del nostro lavoro».
Sindoni junior ha voluto così replicare alle critiche piovute su coach Griccioli in particolare, dopo le tre sconfitte di fila. «Con Ilievski e Stojanovic fuori, abbiamo giocato tre partite con due giocatola nostra fiducia nella squadra è stata sempre la stessa abbiamo giocato con due giocatori classe 1995 ed un cambio del play appena 17enne, mi riferisco a Ihring che al “PalaRuffini” ha fatto benissimo realizzando due triple. Sarebbe presuntuoso pensare che tutte le partite possano essere gestite con grande continuità dai giovani. Ci stava di perdere a Caserta e contro Cremona. Sconfitte coincise, per nostra sfortuna, con un momento negativo arrivato nell’ultimo quarto. Stiamo puntando su ragazzi di talento che hanno nella discontinuità la loro pecca principale. Ma si tratta di giocatori con valori importanti e solo sbagliando si può crescere».
Obiettivi: addirittura per il ds non ci sono traguardi. «Possiamo salvarci all’ultima giornata come centrare l’ottavo posto finale. Ci sta tutto e oggi non posso dire come andrà a finire. L’importante è tirare fuori il meglio dalla squadra che abbiamo a disposizione. Valorizzare i giovani e responsabilizzarli: i risultati saranno la logica conseguenza del lavoro. A Capo d’Orlando da quest’anno, dal martedì mattina al sabato pomeriggio, si lavora sodo, come in poche altre realtà avviene».
Lunedì arriva Sassari ma non ci sarà l’amato ex Meo Sacchetti, appena esonerato. «Meo – prosegue Peppe Sindoni – è una leggenda del basket e della Dinamo Sassari. Mi dispiace tanto non poter riabbracciare una persona che ha fatto dell’equilibrio la sua grande dote».
Siete pronti a “vendicarlo” sportivamente, battendo i sardi come già avvenuto nella passata stagione? «Ci proveremo. Non entro nei nel merito di quanto è avvenuto, ma dico solo che l’esonero non è stato giusto». Buone notizie dall’infermeria. «Stojanovic lavorerà con i compagni, così come Ilievski. Saranno convocati e potranno giocare qualche minuto».
Infine l’analisi su un campionato dove tutti possono vincere o perdere con tutti. «È vero, con l’esclusione di Milano e Sassari, le altre sono distanziate tra di loro solo da piccoli dettagli. Certo, Reggio Emilia e Venezia hanno qualcosa in più ma ritengo che proprio grazie all’equilibrio, potranno eccellere anche squadre con un budget piccolo».