Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Vincere, in qualsiasi modo. Come contro Cremona, coach Griccioli non usa mezzi termini per presentare l’importantissima sfida di domani che rivedrà l’Orlandina nuovamente impegnata al “Pala Fantozzi” contro Brindisi. «Dobbiamo vincere – ha detto il tecnico toscano – dopo tre sconfitte casalinghe di fila. Bisogna sempre ritrovare fiducia quando le cose non vanno bene. Sarà necessario avere consapevolezza dei nostri mezzi, anche per superare le avversità che, nel corso della partita, si presenteranno. Approfitto di questo momento per lanciare un nuovo appello ai nostri tifosi che, lunedì e capendo la forza di Sassari, non ci hanno fischiato: che ci sostengano, soprattutto nei momenti di difficoltà, visto che la gara di domenica è importantissima. Dal punto di vista della brillantezza non saremo belli ma dovremo essersi efficaci, lottare su ogni palla, difendere sulle ginocchia o sulle anche, se necessario, sino alla fine. Quindi con l’atteggiamento giusto e continuo». Brindisi non è certo l’avversario ideale. «È un gruppo forte e che reintegra Reynolds e Scott ma anche noi saremo al completo e con una settimana in dìù di lavoro nelle gambe di llievski e Stoanovic. Fisicamente stiamo molto meglio rispetto a prima, finalmente in questa settimana abbiamo lavorato, appunto, al completo». A lungo andare potrete sfruttare il visto per un extracomunitario o un americano, in particolare per un “piccolo” che parta dal palleggio per affondare l'”uno contro uno”, che manca come palesemente si è notato? «Non ci pensiamo perché abbiamo Stojanovic e lo abbiamo aspettato tanto ponendo fiducia in lui». Esiste un problema legato a Bowers? «Ha avuto un infortunio molto serio e, durante la sua assenza dove abbiamo anche vinto, si sono innescati equilibri diversi e si è un po’ trovato in difficoltà una volta rientrato. Ha fatto fatica ma adesso sta bene e me lo ha detto anche lui. È chiaro che ci aspettiamo di più da lui ma anch’egli deve ritrovare il giocatore che è». In sala stampa anche Nika Metreveli. «Sono soddisfatto -ha detto il lungo georgiano – di giocare così tanti minuti, inizialmente non me lo aspettavo. Ho avuto e trovato fiducia visto che le assenze mi hanno catapultato a giocare pareccnio». Come superare la debacle contro Sassari? «In questa settimana abbiamo lavorato duramente, Sassari è molto forte anche fisicamente e abbiamo pagato pure in questo. Siamo molto meglio rispetto a quella partita, alla quale ho cercato di dare energia senza guardare il tabellone del punteggio. Bisogna pensare un passo alla volta e partita dopo partita. Adesso c’è la gara contro Brindisi e concentriamoci su questa, poi sarà la volta di Milano. Alla fine faremo i conti e vedremo dove saremo arrivati visto che siamo a due punti dalla zona playoff e a quattro di distanza dalla salvezza. Ci tengo a precisare che il nostro spogliatoio è unito. Anzi, adesso che ci stiamo finalmente allenando al completo tra di noi abbiamo migliori rapporti personali, usciamo e mangiamo insieme, siamo un vero gruppo». Siete due i georgiani a Capo d’Orlando e molti altri all’estero: perché? «Da noi ci sono ottimi giocatori, buoni talenti ma la pallacanestro non è ben curata. Ecco, qui c’è anche Babilodze, un ragazzo interessante e che può diventare un ottimo giocatore, seguito ed assistito da diversi allenatori».