Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Una montagna. Non solo le difficoltà, alimentate da carisma, personalità, forza tecnica e fisica, ma anche la componente di rabbia che l’Olimpia Milano avrà addosso, congiurano contro l’Orlandina, attesa oggi ad una delle sfide con il pronostico chiuso, ma comunque in un contesto pur sempre affascinante, al “Forum” di Assago (ore 18,15, diretta su Antenna del Mediterraneo). La gara si gioca a 48 ore dalla vittoria più amara conseguita dall’Emporio Armani: il +3 riportato sul parquet del Cedevita Zagabria, però, non è servito altro che ad attestare l’eliminazione di Milano dal primo turno di Eurolega, dopo il -9 dell’andata, così la squadra croata, allenata da Milic e con assistente Gianmarco Pozzecco, ha potuto esultare per la qualificazione alle Top 16. Milano ha il dente avvelenato, in particolare per un canestro annullato a Jenkins. «Vedo progressi – ha detto, dopo le esternazioni in sala stampa, coach Jasmin Repesa – ma la cosa più importante ora è restare calmi, vincere il più possibile le partite che giocheremo e trovare il tempo di allenarci per migliorare ancora». Milano, per non fallire un’altra stagione dopo quella scorsa (vicina a tutti gli obiettivi ma nessuno centrato), riparte per conquistare lo scudetto dopo due anni, mantenere l’imbattibilità interna che, in stagione regolare, dura da due anni e mezzo e andare il più a fondo possibile nei playoff considerato che fu poi un episodio, precisamente un rimbalzo d’attacco mancato, a precludere, nello scorso giugno, la finale per il tricolore a vantaggio di Sassari. E per riprendere la marcia ecco davanti l’ostacolo di Capo d’Orlando che appare come una vittima predestinata: solo un atteggiamento diverso, l’assenza di Gentile (tornerà dopo le feste natalizie) e magari la stanchezza ed il possibile annebbiamento delle “scarpette rosse”, reduci dal catino di Zagabria, potrebbero mettere in piedi l’esito di una gara che appare scontata. Anche senza il suo alfiere e capitano, Milano ha diverse soluzioni, sia sul perimetro che nel pitturato, per presentare uno “starting rive” diverso l’uno dall’altro. Quanto meno Griccioli per la seconda settimana consecutiva ha potuto lavorare con l’organico al completo ed il che non era accaduto neanche in pre-season. Da verificare se partirà Ilievski nuovamente da titolare o ancora con Laquintana al suo posto, è certo invece l’impiego di Perl, Jasaitis, Bowers e Oriakhi per il resto del quintetto e con Basile, Stojanovic (atteso da ulteriori progressi ed un cambio di mentalità), Metreveli e Nicevic quali cambi in corsa, oltre a uno dei due play. Dieci giocatori per cercare, almeno, di giocare pari a pari e, magari con una sconfitta onorevole e non prendendo l’imbarcata della scorsa stagione (98-69), si potrebbe tornare a casa moderatamente soddisfatti. Le sfide importanti per Capo d’Orlando, anche per recuperare il terreno perso nelle quattro sconfitte casalinghe, saranno quelle del post-Milano.