Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Una grandiosa rimonta non basta. L’Orlandina cede per la quinta volta di fila in casa e si mette nei guai in classifica, avendo perso in un confronto diretto contro la bestia nera Pesaro: tre sconfitte in altrettanti confronti al “PalaFantozzi”. E dire che, a inizio terzo quarto sul 32-50, il palazzo aveva riempito di fischi Griccioli e i giocatori ma, improvvisamente, è scattata la scossa con un parzialone di 20-9, il sorpasso nell’ultimo quarto e il possesso della vittoria malamente sprecato. Alla fine s’ingoia ancora veleno per una situazione che, a questo punto, non può più aspettare. Pesaro è poca cosa ma si è sistemata con un grandissimo innesto: il fenomeno Austin Daye, un’ala grande che gioca anche sul perimetro e persino da centro tanto da avere annullato Oriakhi, chiudendo con 28 punti, 16 rimbalzi, 40 di valutazione. Mvp assoluto. L’Orlandina paga dazio per le assenze degli infortunati Jasaitis e Nicevic ma anche Griccioli ci ha messo del suo: perché Basile fuori negli ultimi minuti quando, in attacco, si era persa la bussola? L’Orlandina parte con inevitabili novità (Laquintana, Perl, Basile, Bowers, Oriakhi). E da incubo l’avvio della Betaland. Pesaro, in meno di 4′, imbuca due triple con Daye e Lacey e vola sul 2-11 a 6’58” costringendo Griccioli a chiamare rime out da cui esce un quintetto tutto grinta che si appoggia a Perl e Bowers in attacco e col contributo di un piazzato di Basile per limare il solco (13-16), prima della nuova granata di Lacey. La tripla di Stojanovic scuote il palazzo (19-20 a 48″), una “bomba” (5/6 nel periodo) sulla sirena del nuovo innesto Shepherd (ottimo impatto per l’ex Barcellona) segna il 19-23 alla prima sirena. Daye incide subito in avvio di secondo parziale: difesa su Oriakhi e tripla, rimbalzo e canestro dai sei metri: 19-28 a cura del figlio d’arte. Seconda granata di Stojanovic (22-28) ed è l’altro Basile, Nicolò, a colpire da oltre l’arco per il riallungo di Pesaro (25-33 a 5’30”). Bowers, sin qui positivo, si carica di falli (3) e la situazione si complica negli ultimi minuti con Basile inspiegabilmente a fare il “4” (Metreveli?) e Pesaro che chiude il quarto in carrozza con una tripla di Daye (22 punti e 29 di valutazione nei primi 20′!) che scatena i fischi del pubblico di casa: 30-45 e rischio imbarcata già al 20′. Le cose non cambiano nel terzo quarto anche se Christon schiaccia, su persa di Bowers, il 33-52 e si becca un tecnico per eccesso di esultanza. Un’altra persa di Oriakhi fa scattare la contestazione dei tifosi organizzati. Si gioca in un clima surreale e i fischi raddoppiano, stavolta all’indirizzo di Griccioli, quando viene cambiato Stojanovic. Ma è qui che parte la scossa con un 7-0 che induce Paolini a chiamare minuto (43-54 a 5′). Bowers, dopo una tripla, commette il quarto fallo. Perl in penetrazione rilancia l’entusiasmo (45-54 a 4′), Pesaro sembra accusare un incredibile crollo fisico e mentale. Quarto fallo di Candussi e triplona di Basile sullo scarico (48-54), palla recuperata e Perl riduce (50-54 a 2’02”). Parziale di 20-9 che rimette in gioco una partita che sembrava andata. Negli ultimi 30″ si risveglia Daye e si va all’ultimo riposino sul 55-60. L’ultimo quarto registra subito tre errori in attacco di Stojanovic e Pesaro riprende linfa (55-64 a 748″). Un 4-0 griffato Laquintana riporta sotto la Betaland (59-64 a 6’20”). Bowers e Laquintana imbucano le due triple che valgono il 65-66 a 5’10”. Nuova persa di Pesaro con la gran difesa della Betaland ed è il momento determinante tutto di Bowers: schiacciata del sorpasso (67-66 a 4’51”) e piazzato del 69-66 che, però, a 3’24” dalla fine, sarà anche l’ultimo canestro dei biancazzurri. Il quarto fallo di Laquintana manda in lunetta Christon (69-68). Un contropiede di Lacey a 1’53” riporta avanti Pesaro (69-70) e Laquintana esce per falli. Stoppata di Daye a 29″ ma Pesaro spreca in attacco e l’Orlandina va a 9″ con l’ultimo possesso. Entra, finalmente, Basile ma si perde palla banalmente con un’azione mal costruita e Pesaro, sul recupero, va a vincere con il sigillo di Christon.
Orlandina-Pesaro 69-72
Betaland Capo d’Orlando: Laquintana 9 (3/8, 1/5), Perl 12 (6/10, 0/1), Gianluca Basile 11 (2/4, 2/4), Bowers 19 (6/9, 2/4), Oriakhi 3 (1/6), llievski 5 (1/3 da tre), Stojanovic 8 (1/7, 2/4), Metreveli 2 (1/3,0/1). N.e.: G. Galipò, Ihring, M. Galipò, Vujicevic. All.: Griccioli.
Consultinvest Pesaro: Christon 12 (4/9, 0/2), Lacey 15 (4/6,2/3), Ceron 3 (0/1,1/4), Daye 28 (7/13, 4/6), Candussi (0/1), Nicolò Basile 3 (0/1, 1/3), Shepherd 9 (3/4, 1/2), Gazzotti (0/2 da tre), Walker 2 (1/3). N.e.: Solazzi. All.: Paolini.
Arbitri: Lamonica, Bartoli, Nicolini. Note: parziali 19-23; 30-45; 55-60. Uscito per 5 falli: Laquintana. Spettatori: 2.860.
Le pagelle
Laquintana 5,5 – Impegno massimo ma si intestardisce in alcune iniziative personali fuori luogo ed anche le percentuali non lo premiano (31% dal campo). Aveva comunque messo la tripla del -1 nel momento più caldo.
Perl 6,5 – Ritrova linfa e coraggio anche se, ovviamente, non può essere lui l’uomo decisivo. Uno dei pochi che penetra, scarica e segna.
Basile 6,5 – Ritrova la mira e le gambe e parte in quintetto per emergenza. Serviva come il pane nel finale ma Griccioli lo ha inserito solo sull’ultimo possesso. Chissà perché?
Bowers 7,5 – Il migliore della serata in assoluto, Austin Daye a parte. Malgrado si carichi di falli è un fattore, soprattutto in attacco chiudendo con il 62%, arpionando 11 rimbalzi e chiudendo con un ottimo 25 di valutazione.
Oriakhi 4,5 – Annullato da Daye, si muove poco e male, i 9 rimbalzi non salvano la sua imbarazzante gara.
llievski 5 – Svolge il compito assegnatogli con ordine e smazza 5 assist ma non incide nel finale gestendo malissimo i movimenti sull’ultimo, determinante possesso.
Stojanovic 6 – Sicuramente in crescita (ma chiude con 3-11). Ottimo impatto, cala nell’ultimo quarto dove sbaglia troppo e si intestardisce in continui “uno contro uno”, chiuso dalla difesa marchigiana.
Metreveli 5 – Partita poco appariscente, con un canestro incredibilmente sbagliato quando l’Orlandina era in recupero.
Coach Griccioli 5 – Per la prima volta il pubblico lo ha “beccato” con i fischi, ma almeno la squadra ha reagito sul -19 quando tutto sembrava perso. Nel finale gestisce in modo pessimo il minutaggio del ritrovato Basile. Paga l’assenza di Jasaitis.