Antonio Puglisi – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Riccardo Paolini esordisce dichiarando di aver visto due partite questa sera. «Capo d’Orlando con i due infortunati non è partita bene ma nella seconda parte ha tirato fuori il cuore. Se si gioca con il cuore si vince e siamo stati puniti. Senza Nicevic e Jasaitis -ha continuato Paolini -, abbiamo un po’ più di classe di loro. Abbiamo rischiato tantissimo ma ci è andata bene. È destino che Capo d’Orlando-Pesaro venga decisa sempre negli ultimi secondi. Voglio fare i complimenti a Laquintana per la crescita che sta facendo a Capo d’Orlando. Al momento guardiamo la classifica e siamo contenti dei due punti conquistati. Daye è un grande giocatore e la sua ultima stoppata vale tutta la partita».
Un Griccioli amareggiato ha fatto ingresso in sala stampa. «Abbiamo regalato a Pesaro 20 minuti. Dovevamo giocare dall’inizio come nel secondo tempo. L’unica nota positiva è che riesci a recuperare quando realmente ci credi. Alla fine, però, ci condanniamo da soli. Quando eravamo in pieno recupero – ha continuato il coach dell’Orlandina -, dovevamo stare più calmi e non cercare subito il canestro. Ma le chiacchiere stanno a zero e abbiamo perso la quinta in casa. Abbiamo avuto il pallone per vincere ma l’abbiamo perso. Oggi mi sentivo la vittoria e fino alla fine ci ho creduto ma il quinto fallo di Laquintana ha sicuramente cambiato l’esito conclusivo. Purtroppo Bowers l’ho trovato remissivo nella marcatura di Daye nei primi due quarti».
– Come aveva preparato l’ultima azione?
«L’avevo disegnata come si stava sviluppando ma abbiamo perso palla. Diciamo che è colpa mia e basta».
– Percentuali ai liberi determinante?
«Nell’insieme devi considerare tutto anche gli errori evitabili da sotto. Ma se la squadra che scende in campo è quella del secondo tempo mi ritengo relativamente tranquillo. Bisogna essere più concentrati per tutti i 40 minuti tuttavia abbiamo fatto un grande sforzo per recuperare dopo aver toccato il fondo senza poter disporre di due ottimi giocatori».
– Le assenze di Nicevic e Jasaitis?
«Problemi muscolari per entrambi. Abbiamo cercato di risolverli in qualche modo ma non ce l’abbiamo fatta e abbiamo dovuto rinunciare al loro contributo. Purtroppo».