Si farà festa sotto le feste al PalaFantozzi per questo Natale che si preannuncia biancazzurro più che mai. Ogni orlandino ha ricevuto e fatto regali per celebrare secondo religione cattolica la nascita di Cristo, ma i regali migliori spesso sono quelli che ognuno si fa da sé. Domenica 27 potrebbe essere l’occasione giusta per farci contenti, si torna a giocare in casa e l’obiettivo è più che dichiarato per la Betaland Capo d’Orlando e i suoi tifosi: tornare alla vittoria tutti insieme.
Di fronte i lupi dell’irpina, la Sidigas Avellino di coach Pino Sacripanti, squadra pericolosa che nel corso della stagione ha già modificato il roster con cui ha iniziato il campionato cercando di migliorare il livello del gioco del club. «Avellino è una squadra che ha cambiato molto dall’inizio ad ora – commenta coach Giulio Griccioli – sicuramente è una delle squadra che può impattare al meglio sugli esterni. L’arrivo di Marques Green ha contribuito, ad esempio, ad alzare le medie del tiro da 3 punti di tutto il pacchetto degli esterni, e ha reso Avellino ancora più pericolosa dal perimetro. Di certo attraverso queste operazioni di mercato, aggiungendo giocatori come Green e l’ex Olimpia Milano Joe Ragland, hanno alzato l’asticella del talento e della pericolosità offensiva del roster oltre che ovviamente aumentato il numero di giocatori a disposizione».
L’ultima gara giocata dall’Orlandina, nonostante il risultato finale racconti una sconfitta, ha lasciato piuttosto soddisfatti gli allenatori paladini sotto il punto di vista dell’atteggiamento e dell’approccio alla gara. Mancheranno ancora Jasaitis (tornerà disponibile presumibilmente per Pistoia) e Nicevic (recupero previsto per la prima gara del girone di ritorno), ma Tommaso Laquintana sarà tra i disponibili. Iniziare la gara con Avellino con il piglio mostrato a Trento è ciò che si augura il coach: «Siamo purtroppo ancora in emergenza, dovremmo recuperare Tommaso Laquintana che sta meglio e giocherà, ma la doppia assenza in campo di Simas Jasaitis e Sandro Nicevic è certa. Queste defezioni, come a Trento, non devono essere alibi, ma motivazioni per noi. A Trento abbiamo mostrato la faccia giusta, combattiva e volitiva, alla fine dell’incontro c’era rammarico per non aver portato a casa il risultato. È l’atteggiamento giusto, quello che ci vorrà anche con Avellino domenica. Siamo vicini dal tornare a vincere – conclude Griccioli – la vittoria ci manca da un po’ e questo ci ha fatto perdere un po’ di sicurezza in noi riflettendosi in quello che facevamo in campo, ma domani abbiamo la possibilità e tutta la voglia di far nostra la gara».
Ufficio Stampa Betaland Capo d’Orlando