Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – È trascorsa una settimana senza novità in casa Orlandina. Ovviamente tutto è riferito al mercato e ai necessari rinforzi. Si aspettava almeno un botto, visto che sono due le entrate previste, ma non c’è stata, nel mezzo delle trattative che intercorrono anche la notte, l’attesa fumata bianca. Al momento, quindi, tutto resta al palo anche se l’impressione è che qualcosa dovrà avvenire entro poche ore. Coach Di Carlo attende novità lavorando con la squadra sino a oggi, prima del riposo fissato per domani e la ripresa degli allenamenti, dopo la odierna pausa per l’All Star Game, martedì per l’avvio del girone di ritorno e la complicata trasferta di Cantù domenica prossima. Il tempo stringe anche perché l’intenzione è quella di schierare i due nuovi innesti già in Brianza e, per questo, il tesseramento dovrà avvenire, entro e non oltre, venerdì prossimo. Gli obiettivi restano sempre quelli: una guardia tiratrice ed un lungo, due americani o extracomunitari (ma è quasi certo che i due nuovi volti saranno a stelle e strisce) che dovranno innalzare il tasso tecnico, soprattutto dal punto di vista offensivo, di una Al vaglio del club l’ex Cremona James Southerland ma al momento non convince del tutto squadra che ha davanti quindici partite per ottenere il traguardo della salvezza, mai così a rischio in cinque campionati di Serie A. In sede nessuna conferma e nessuna smentita, si preferisce lavorare, questo non è il tempo di fare dichiarazioni, se prima non ci saranno gli annunci ufficiali. Corey Fisher resta il nominativo più gettonato per ricoprire lo spot di guardia, anche se si tratta di una “combo guard” che, per quello che serve al quintetto, può anche andare bene. Ne guadagnerebbero anche Ilievski (massima fiducia della società nel play macedone, difeso a spada tratta e sul quale non ci sono dubbi) e, soprattutto, i giovani Laquintana, Perl e Stojanovic che, pur giocando di meno, potranno certamente migliorare il rendimento: si tratta pur sempre di un terzetto che, insieme, assomma 58 anni. Per il lungo sono in corso le valutazioni, non solo di ordine economico ma anche di condizioni fisiche e livello di preparazione, di C.J. Leslie, che ha appena concluso la sua esperienza nella massima lega israeliana conl’Hapoel Eliat (8 punti e 5.5 rimbalzi). Si tratta di uno dei tanti giramondo americani visto anche in Asia (Corea del Sud e Filippine) e Centro America (Portorico), giudicato di buona levatura per le ambizioni della Betaland. Allo studio anche la situazione legata all’ex Vanoli Cremona James Southerland anche se non è un nominativo che fa impazzire visto come ha lasciato il segno in Lombardia (5.1 punti, 3.5 rimbalzi).