Sebastiano Ilardi – Corriere dello Sport
La Betaland Capo d’Orlando si sta preparando duramente per affrontare la difficile quanto decisiva fase di ritorno in campionato. Al giro di boa i siciliani si sono trovati ultimi, superati dalla Manital Torino, a otto punti e adesso hanno tutta la voglia di cambiare rotta. Il nuovo capo allenatore Gennaro Di Carlo, l’esordio è arrivato proprio nell’ultima gara dell’andata, ha cercato, appena insediatosi, di scuotere il gruppo e infondere nei giocatori e nell’ambiente tutta la determinazione e l’energia di cui è custode. Ieri si è aggiunto al gruppo l’ultimo arrivato, Keaton Nankivil, ala grande/centro statunitense classe 1989 di 203 cm per 105 kg. L’allenamento si è, infatti, svolto alla presenza di numerosi tifosi, accorsi curiosi di vedere all’opera l’atleta americano. «Le impressioni suscitata sono senz’altro positive – ha dichiarato coach Di Carlo dopo l’allenamento – Keaton è un ragazzo che ci darà sicuramente una grossa mano. È appena arrivato, ma ha mostrato sin da subito grandi capacità umane e grande intelligenza cestistica. Dopo poco era già pronto e inserito nei nostri giochi. Ci ha dato disponibilità assoluta e, nonostante il jet-leg, ha subito messo grande energia in questo primo allenamento. La squadra è in crescita, li ho stimolati e hanno risposto bene. Ci stiamo preparando ad affrontare questo girone di ritorno che sarà decisivo per le nostri sorti. Capo d’Orlando è una realtà unica per il modo in cui si vive la pallacanestro e adesso più che mai si deve mostrare unita nel cercare di salvare la Serie A». Nankivil è nato il 18 gennaio del 1989 a Madison (Wisconsin) negli Stati Uniti d’America, é lungo moderno, molto dinamico, in grado di offrire diverse soluzioni offensive dentro e fuori l’area. Può aprire il campo perché è un buon tiratore dalla media e dalla lunga distanza, ma grazie al fisico possente a delle doti atletiche di salto notevoli può dare sostanza e qualità anche nel pitturato. «Sono un po’ stanco – ha confidato il nuovo acquisto appena terminato l’allenamento – ma sono felice di essere qui. Sono arrivato oggi e mi sono subito potuto allenare, il coach mi ha dato delle indicazioni, ma tutti i compagni si sono mostrati disponibili e mi hanno accolto e aiutato. Farò del mio meglio per questa squadra».