Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Dopo la firma, Keaton Nankivil è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Orlandina. Come previsto il lungo americano è atterrato ieri mattina, prelevato dai dirigenti e portato a Capo d’Orlando. Il tempo della sistemazione in alloggio, prendere conoscenza con il paese, conoscere il presidente Enzo Sindoni e lo staff dirigenziale e subito trasferimento al “PalaFantozzi” dove l’ala/centro ha fatto conoscenza con i nuovi compagni e si è subito allenato agli ordini di coach Gennaro Di Carlo apparendo in buona forma e voglioso di fare. La società ha già pronto il tesseramento che diverrà attivo venerdì, Nankivil non solo è disponibile per la partita di domenica a Cantù ma l’impressione è quella che giocherà parecchi minuti vista la perdurante assenza di Nicevic. Stasera si saprà se Jasaitis potrà rientrare ad allenarsi con il gruppo e provare per giocare domenica, seppur non a tempo pieno. Per il resto stanno tutti bene nella rosa anche se dal mercato si attende il giocatore più atteso, la guardia. I “rumors” non escludono che qualcosa possa accadere tra oggi e domani, in ogni caso, come già spiegato, la scelta dovrà essere accurata e senza sbagliare. A proposito di guardie. Ieri ha ufficializzato il ritiro dall’attività agonistica Alvin Young. «La sua stella ha brillato anche a Capo d’Orlando – lo ricorda il sito ufficiale della società – Alvin Young, cestista dal talento indiscutibile, ha deciso di uscire dal mondo della pallacanestro giocata. Non può che essere un giorno triste ma il più grande ricordo di Alvin, che con noi disputò una stagione pazzesca nel 2006/07, sfiorando i 20 punti di media a gara, sarà sempre l’immancabile sorriso con cui veniva in palestra ogni giorno». Infatti quella annata fu veramente eccezionale per l’ex Reggio Emilia. Dato per finito quando firmò per l’Orlandina, allora al secondo anno in Serie A sotto la guida di Giovanni Perdichizzi, Young ebbe un inizio esplosivo. Nella memoria si ricordano i 34 punti rifilati alla quotata Fortitudo Bologna del tempo alla seconda giornata ma anche diverse giocate decisive, come il lay-up, dopo penetrazione, con il canestro della vittoria contro Varese a fil di sirena. Dopo un leggero calo, il rendimento di Young salì nel finale di torneo trascinando l’Orlandina alla salvezza battendo, nell’ultima e decisiva giornata, proprio la sua ex Reggio Emilia. Ecco, proprio un giocatore dalle caratteristiche di Young è quello che oggi servirebbe alla causa: energia, fantasia, penetrazione, mano calda, personalità. Anche una “combo guard” andrebbe bene, purché abbia determinate caratteristiche e, soprattutto, punti nelle mani. Domenica a Cantù inizia tutto un altro campionato per la Betaland. Quindici partite da affrontare duramente, sette in casa e otto in trasferta, un girone di ritorno giocando gara dopo gara e guardando la classifica, quella dove, adesso, l’obiettivo del quindicesimo posto, l’ultimo utile per la salvezza, resta il traguardo più importante da raggiungere.