Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
La presentazione di Nankivil, la conferma di una trattativa con Washington, la trasferta di domani a Cantù alla ripresa del campionato. Questi gli argomenti di ieri pomeriggio nella conferenza stampa nella sala “Daniele Di Noto”, con l’Orlandina tutta protesa a fare il possibile e l’impossibile per raggiungere la salvezza. Il direttore sportivo Giuseppe Sindoni, in apertura, ha parlato di Nankivil e dei motivi che hanno portato al suo acquisto. «Dopo l’addio di Metreveli – ha detto il ds – abbiamo pensato che fosse necessario intervenire anche per la perdurante assenza di Nicevic e migliorare il pacchetto dei lunghi. Keaton è un giocatore frontale, al quale piace aprire il campo e che può giocare anche in coppia con Bo-wers. Quando il nostro capitano rientrerà saremo più profondi tra i lunghi. Abbiamo davanti un ciclo di partite importanti e per questo inseriamo un giocatore di livello, che abbiamo seguito nelle estati 2014 e 2015 e che, sino a pochi mesi fa, non potevamo permetterci per questioni di budget. Voglio dire che se avessimo potuto prendere allora Nankivil, oggi lui sarebbe il nostro titolare. Ha una grande esperienza europea, è in condizione, non solo ci può dare una grossa mano ma potrà anche innalzare la qualità del nostro gioco. Ed un giocatore che ha fatto i playoff in Eurocup con un alto minutaggio in una squadra come Ulm non può essere considerato una scommessa. È poco conosciuto in Italia, sul mercato non era un nome chiacchierato ma siamo convinti che potrà darci tanto».
Guardia e il nome di Washington. «Confermo – ha aggiunto Sindoni jr.- che c’è una trattativa, non è facile, sicuramente è un elemento di grande spessore. Ma aggiungo anche che se potremo prendere un elemento in grado di darci un grande contributo bene, altrimenti non siamo sul mercato per prendere chi capita. Proveremo a rafforzare la squadra ma se il mercato non offrirà, non interverremo. Focalizzo un dato: nel girone di andata siamo stati la squadra, secondo una statistica, ad avere ben sette infortunati su dieci giocatori, Pesaro per esempio zero. Un dato pazzesco ma che va sottolineato». «Sono stato molto fortunato – sono state le prime parole di Nankivil – a trovare questa opportunità. Nel VEF Riga sono stato bene ma l’Europa dell’Est non si addice alla mia personalità. Sono contento di essere a occidente ed in Sicilia, svelo che la famiglia di mia madre, di cognome Buscemi, è originaria di Calascibetta (Enna). Sono consapevole della situazione di classifica ma ho trovato un gruppo che lavora bene, con professionalità e disciplina. Non posso promettere numeri ma di giocare con impegno, intelligenza, Di Carlo: «Domani a Cantù affronteremo una squadra che ha appena inserito Ukic e Fesenko» durezza e di fare lo sforzo massimo al servizio della squadra. Differenze? Conosco il basket italiano che assomiglia a quello spagnolo a livello mentale e mi trovo bene in questa mentalità. È molto livellato, si può vincere o perdere con chiunque». Infine Gennaro Di Carlo, davanti ad una nuova prova del fuoco, a Cantù, per la sua seconda panchina da head coach. «Cantù sta cambiando pelle, ha inserito due altri elementi come Ukic e Fesenko e facciamo anche fatica ad inquadrare quale avversario ci troveremo di fronte. C’è anche un allenatore come Bazarevich che, venti anni fa, da giocatore, era uno dei miei idoli. Cercheremo di fare un passo avanti rispetto a Pistoia dove il -28 ha avuto un paio di voci positive: 15 palloni in più giocabili in attacco, rispetto ad un avversario che ci ha rifilato 103 punti, e meno palle perse».