Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Con la odierna trasferta di Cantù (ore 18,15, diretta su Antenna del Mediterraneo), inizia il girone di ritorno del campionato che torna dopo la settimana di pausa per l’Ali Star Game e, con esso, il cammino di passione dell’Orlandina che riparte da ultima in classifica: a disposizione ci sono quindici partite per raggiungere la salvezza. Il primo ostacolo, dopo il giro di boa, è di quelli complicati. Cantù è profondamente rinnovata rispetto al team sconfitto a Capo d’Orlando all’andata e il denaro fresco del nuovo patron Gerasimenko è sfociato in alcune operazioni di mercato con gli arrivi di Johnson, del lungo ucraino Fesenko e del play croato Ukic, che ha già fatto male alla Betaland con la maglia di Varese. Su tutti, però, l’allenatore Sergey Bazarevich, un totem del basket europeo: una epica carriera da giocatore (Cska e Dinamo Mosca, Turchia, Francia ma anche Gorizia, Trieste ed in Nba con Atlanta Hawks). «Capo d’Orlando – ha detto il tecnico di Mosca – ha appena cambiato capo allenatore e ha disputato solamente una partita con il nuovo coach per cui diventa difficile prevedere in che modo possano giocare anche perché in queste due settimane di allenamento i siciliani avranno sicuramente introdotto qualcosa di nuovo. Conosciamo ovviamente i giocatori, però non è stato semplicissimo preparare questo match. Per questo motivo abbiamo deciso di concentrarci su di noi cercando di migliorare offensivamente ma, soprattutto, difensivamente. Arriviamo da una brutta prestazione difensiva a Chalon (in Fiba Europe Cup ndc) e dobbiamo cambiare il nostro approccio. Le prime impressioni sui due nuovi acquisti? È chiaro che hanno alzato la qualità dei nostri allenamenti perché sono giocatori esperti che sanno esattamente cosa fare. Credo che ci possano dare ciò che ci serviva ovvero presenza interna con Fesenko e qualità nel playmaking con Ukic. Ora abbiamo bisogno di allenarci per costruire un vissuto comune. Come procede il lavoro? Con alti e bassi. Dobbiamo cercare di migliorare ciò che non funziona e mantenere invece le qualità che abbiamo. Avremmo bisogno di tempo che non c’è, come sempre in questi casi. Per essere consistenti e realizzare qualcosa di buono nella stagione – ha concluso Bazarevich – dobbiamo invece modificare il nostro approccio in difesa». Difesa chiede il tecnico di Cantù, lo stesso credo invocato da Di Carlo venerdì in sede di presentazione. La consistenza tecnica di Cantù è comunque di levatura maggiore. L’Orlandina sarà ancora priva di Jasaitis (che corre da solo ma sicuramente sarà recuperato per il prossimo match interno contro Venezia) e Nicevic ma sarà la serata dell’esordio del nuovo lungo Nankivil. Comunque andrà sin da lunedì si stringerà per firmare un “piccolo” e l’obiettivo Darius Washington, una “combo-guard”, resta al primo posto nella lista.