Antonio Puglisi – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Con la consueta calma e il classico stile Charlie Recalcati commenta una gara persa nel finale. «La partita – esordisce il coach di Venezia – si commenta da sola con il punteggio, non proprio una bella gara. Onore a Capo d’Orlando, continua il coach dell’Umana, perché noi non siamo stati capaci di chiedere quando avevamo un buon vantaggio. Abbiamo sbagliato molti tiri aperti e forse abbiamo perso un po’ di fiducia. Loro sono stati bravi perché ci hanno creduto fino alla fine. Dieci rimbalzi in più nel secondo tempo sono la chiave di lettura di questa sconfitta. Abbiamo sofferto molte situazioni di uno contro uno e quindi è giusto che siamo stati puniti. Ci aspettavamo questa Orlandina ora che ha recuperato gli infortunati. Ma il problema siamo stati noi fondamentalmente. È un campionato molto equilibrato». Un raggiante Di Carlo non ha dubbi: «Secondo me – dice – l’avversario può tosto questa sera eravamo noi stessi e non me ne voglia Venezia. In settimana, ha continuato il coach dell’Orlandi-na, abbiamo più volte pensato a questo e l’approccio alla gara è stato figlio della tensione di queste ultime settimane. La vera difficoltà è stata gestire il minutag-gio di Jasaitis per farlo entrare in ritmo gara ed abbiamo preso un rischio a sette minuti dalla fine. La sua presenza è devastante. Penso sia doveroso un ringraziamento a tutti i ragazzi. Avevo detto loro che noi le partite le dobbiamo vincere a sessanta punti, come questa sera. Ringrazio lo staff ed il pubblico di Capo d’Orlando che è magico. Questa sera è stato come quando abbiamo vinto in casa contro Sassari un anno fa». Giocare con 5 piccoli gli ultimi due quarti la chiave vincente? «In fase di preparazione della gara questa partita l’avevo definita non convenzionale. Ho pescato delle opzioni che nemmeno in allenamento proviamo. Ho solo seguito il corso della partita scegliendo gli uomini che in quel momento rendevano per me al meglio e adesso possiamo raccogliere i frutti». È un successo che può significare la svolta? «Penso di si. Mi auguro che questa vittoria serva a far prendere coscienza a nostri ragazzi di poter giocare sempre meglio e soprattutto di segnare di più». Contro Bologna con un giocatore in più? «Al momento penso soltanto a questa vittoria. Non parlatemi di Bologna o di acquisto giocatori. Sinceramente voglio godermi con i miei ragazzi questo successo e voglio rimanere sul pezzo perché dobbiamo salvarci e per me questo è più importante di tutto».