Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Orlandina-Virtus Bologna, si sfoglia l’album dei ricordi. Era impensabile, almeno sino ai primi anni del terzo millennio, che Capo d’Orlando potesse confrontarsi con una delle società storiche della pallacanestro nazionale ed europea, che in bacheca annovera quindici scudetti, otto Coppa Italia e due Coppe dei Campioni, oltre ad essere stata l’ultima società italiana ad avere vinto, nel 2001, l’Eurolega. Cosic, Brunamonti, Villalta, Binelli, Rigaudeu, Danilovic sono alcuni dei grandi campioni che hanno indossato la mitica canotta bianconera. Eppure, dal 2004 in poi, le sfide tra Orlandina e Virtus conservano importanti ricordi. Il bilancio, al “Pala Fantozzi”, vede avanti Bologna (2-3) ed il primo duello arrivò nella magica serata del 22 dicembre 2004 in Legadue: l’Orlandina di coach Perdichizzi e dell’indimenticabile “starting five” (Mclntyre, Hoover, Oliver, Montonati, Howell), aveva appena iniziato la sua scalata e battè la Virtus, favorita di quella stagione, 89-88, con tiro finale di Guyton del sorpasso respinto dal ferro. Quella sera cambiarono gli obiettivi dell’Orlandina che si portò al primo posto centrando, poi, la promozione in A. Quindi paladini e felsinei si ritrovarono al piano di sopra nelle tre stagioni successive. Il 5 febbraio 2005 rivincita della Virtus che si impose 70-83 davanti ad una delle peggiori Orlandina di quella stagione condotta poi alla salvezza. Il 25 febbraio 2007 seconda vittoria, e sin qui ultima per i confronti casalinghi, di Capo d’Orlando (65-57) e ultimo atto, restando in quel periodo, con la nuova affermazione delle “V Nere” che replicarono l’exploit nella prima giornata del campionato 2007/08: 84-88 davanti alla prima Orlandina di Sacchetti e Vacirca ma, quella sera, priva degli infortunati Pozzecco e Slay. Infine, l’I febbraio 2015 (quindi ad un anno esatto dalla sfida di lunedì), colpo esterno ancora della Virtus (63-72) con il periodo peggiore della scorsa annata dell’Orlandina nel mezzo di quattro sconfitte iniziali nel girone di ritorno. Al di là dei precedenti, Capo d’Orlando si presenta all’importante appuntamento sulla strada che deve portare alla salvezza che vale uno scudetto, con il successo di platino centrato all’andata alla Unipol Arena (64-76). L’obiettivo da realizzare lunedì è duplice: vincere e grazie al 2-0 negli scontri diretti mettersi dietro la Virtus a parità di punti in classifica. Ma, al di là dei calcoli, l’Orlandina è chiamata solo ad allungare la mini-striscia positiva inaugurata contro Venezia e, per questo, dovrà avere bisogno dell’apporto di tutti, compreso il neo arrivato Ryan Boatright, il cui tesseramento sarà formalizzato stamani dalla Lega. Alla prima esperienza europea, il campione Ncaa 2014 con Connecticut e per una stagione compagno agli Huskies di Oriakhi, ha subito detto: «Abbiamo vinto una importante partita, ma dobbiamo farlo anche lunedì».