Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – L’uomo che ha portato in Italia Terrell Mclntyre, indimenticato play dell’Orlandina nella stagione 2004/05, sarà avversario dei paladini lunedì sera, nel posticipo su Sky (ore 20,45). Alessandro Crovetti, general manager della Virtus Bologna, ha grande esperienza e professionalità, scopritore di talenti, ha avuto alle sue dipendenze anche il capitano biancazzurro Sandro Nicevic, nella Sutor Montegranaro. «Tornare a Capo d’Orlando – dice Crovetti – non può che ricordarmi di Mclntyre. Nell’estate 2003 ero a Ferrara, con Alex Finelli allenatore, ci venne segnalato questo ragazzo a Boston, che aveva voglia di sbarcare in Europa. Lo visionammo e lo firmammo, senza neanche spendere molto. Terrell, in quel campionato di A2, dimostrò subito il suo talento e la sua classe, già prima della conclusione del torneo lo invogliammo a firmare per allungare il contratto ma lui nicchiava con il suo agente che cercava sistemazioni in altre leghe o con compagini di Eurolega. Così finì che firmammo Leo Busca e Terrell, restato libero, andò a Capo d’Orlando che ebbe l’abilità di anticipare la concorrenza e firmandolo con un prezzo adeguato alle loro possibilità, senza svenarsi, anzi. E ricordo che l’Orlandina, che poi stravinse quel campionato con 27 vittorie su 30 partite, firmò praticamente le sue stelle che erano tutte senza contratto, così come per Mclntyre, anche Hoover, Montonati, Howell che veniva dagli Usa e Oliver».
Torniamo al campionato: lunedì avete questa partita: come la vede?
«Intanto Sky ha fatto bene a scegliere questa gara per il posticipo che sarà, secondo me, bella ed intensa, una battaglia sportiva con in palio due punti importanti, per noi e per loro. Noi all’andata abbiamo, meritatamente, perso di dodici lunghezze e cercheremo adesso di prenderci la rivincita. Magari non riusciremo a vincere con tredici punti di scarto per portare avanti la differenza canestri ma vincere e andare a quattro punti di scarto sarebbe molto importante».
La lotta per la salvezza secondo la sua opinione?
«Incerta ed imprevedibile. Da chi ha 10 punti, cioè Torino, Capo d’Orlando e Pesaro e sino a 14 con Caserta, Brindisi e Varese con nel mezzo noi a 12, sono tutte coinvolte per evitare l’ultimo posto. Saranno fondamentali gli scontri diretti, e quello di lunedì lo è: tutto può succedere e nessuno è al sicuro delle suddette compagini».
Il vostro campionato sino a questo momento?
«L’anno scorso siamo partiti per salvarci, qualche addetto ai lavori ci dava per spacciati e invece arrivammo ottavi, qualificandoci per i playoff. In questa stagione gli obiettivi erano diversi ma sono note le traversie che abbiamo avuto, a cominciare dall’infortunio di Ray. In ogni caso abbiamo vinto gare importanti, siamo reduci dal successo contro Brindisi e pronti per la trasferta di Capo d’Orlando».