Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Il “PalaBigi” è un campo tabù. L’Orlandina, nell’arco dei suoi cinque anni in Serie A, in trasferta ha firmato epiche imprese (si pensi alla leggendaria vittoria di Milano nell’ottobre 2007, a quella di Cantù nel febbraio 2006 o a Treviso nel dicembre sempre del 2006) ma, oltre a Siena, quando la Mens Sana dominava, non ha mai vinto a Reggio Emilia. L’avversario di domenica dei biancazzurri – vice campione d’Italia in carica – ha fatto sin qui il pieno in regular season negli appuntamenti casalinghi, ha il dente avvelenato per la sconfitta subita all’andata davanti alle telecamere di Sky e, come se non bastasse, ha appena perso, in casa, contro Trento il derby di Eurocup mettendo a rischio la qualificazione agli ottavi (si giocherà tutto la prossima settimana in Turchia contro il Pinar). Motivi, quindi, ce ne sono per non illudersi troppo, anche se Capo d’Orlando viaggia sulla spinta di due vittorie consecutive e soprattutto con la consapevolezza che, alla vigilia di due trasferte di fila prima della pausa per la Final Eight di Coppa Italia, sarà magari più realistico pensare a un exploit a Varese. Tre i precedenti in terra emiliana e tutti a favore dei biancorossi: 74-73 alla penultima di andata nel 2005/06 con due tiri, negli ultimi secondi, sbagliati prima da Janicenoks e, sul rimbalzo successivo, da Jelic, che potevano dare il successo; 79-75 nell’ultima di andata del 2006/07, mentre al ritorno Capo d’Orlando si impose nello scontro salvezza decisivo al “PalaFantozzi” e Reggio Emilia retrocesse in Legadue; quindi, nella scorsa stagione 2014/15, un successo più netto per la Grissin Bon (77-65), nella nona giornata di andata. Il match di domenica segnerà anche il ritorno (forse l’ultimo di una inimitabile carriera) di Gianluca Basile – rigenerato dalla prestazione di lunedì sera contro la Virtus Bologna – in quella Reggio Emilia che lo ha lanciato. Dal 1995 al 1999 il “Baso” realizzò 1.185 punti in 120 partite con la canotta biancorossa, prima di trasferirsi alla Fortitudo Bologna. Potrebbe essere l’ultimo perché le possibilità che Basile, al termine della stagione, appenda le scarpe al chiodo sono alte anche se una decisione definitiva il giocatore la prenderà nei prossimi mesi. Anche in questa settimana coach Di Carlo sta lavorando con la squadra al completo, un particolare di non poco conto dopo i tanti problemi fisici che hanno condizionato il cammino dei paladini. A fronte del rientro, in casa Grissin Bon, del solido bielorusso Veremeenko, ci sarà bisogno dell’apporto di tutti i lunghi, a cominciare da Nicevic che prosegue nel lavoro che dovrà portarlo a ritrovare la migliore condizione. Si sta inserendo a meraviglia anche Ryan Boatright, subito diventato beniamino dei tifosi, che lo incontrano nelle strade di Capo d’Orlando. Un posto che lo sta incuriosendo e che il campione Ncaa ha fretta di conoscere. «Capo d’Orlando beautiful», dice il play-guardia che ha avuto l’abilità di cambiare il gioco offensivo in una sola partita. Infine per quanto riguarda le avversarie dirette, Torino – ultima in classifica – ha annunciato una rivoluzione del roster e l’inserimento di almeno tre giocatori. Il primo è l’ala Christian Evenga, che lascia Sassari.