Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Ottimismo. È quello che professa Francesco Venza a commento della sconfitta di Reggio Emilia ed in vista della difficile trasferta di domenica dell’Orlandina a Varese. «Dopo due vittorie e la gara giocata sino alla fine a Reggio Emilia – dice il direttore generale biancazzurro – non dico che l’Orlandina è tornata, perché c’è sempre stata. Avevamo una “scimmia” sulle spalle e la vittoria con Venezia ha permesso di scacciarla. Da quel momento, anche con l’innesto di Boatright, la squadra, che ormai da due settimane si allena con tutti gli effettivi ed anche di più, è sicuramente tornata sulla via che aveva intrapreso a inizio stagione. Sappiamo che ancora è dura, non abbiamo vinto niente, né raggiunto l’obiettivo della salvezza, però sappiamo che possiamo lavorare in maniera molto più tranquilla e positiva per cercare di raggiungere la permanenza».
E se sul mercato si fosse intervenuto prima?
«A questo non c’è risposta. Tutto è stato fatto avendo piena fiducia negli uomini che c’erano. Conta sempre la cosiddetta “ragion di stato” e bisogna salvare tutto e tutti».
A Reggio Emilia si poteva fare il colpo grosso, viste anche le loro assenze: cosa è mancato negli ultimi cinque minuti?
«Certamente resta un po’ di rammarico ma ogni partita fa storia a sé. Sapevamo che sarebbe stata dura in ogni caso, per come lo è stata, ma abbiamo anche subito la loro fisicità ed il loro “gioco sporco” anche permesso da chi ha diretto la gara. Per esempio Reggio ha raggiunto il bonus dei falli solamente in due quarti su quattro, noi nel terzo quarto già dopo l’28” di gioco. Però senza gli arbitri non si può giocare, per cui andiamo avanti, voltiamo pagina e andiamo a Varese per rifare un’altra ottima partita».
La lotta per la salvezza è sempre più intricata.
«Meglio così. Più siamo e più alte sono le possibilità che l’ultimo posto finale venga occupato da un’altra squadra».
Restano da giocare sei gare fuori e cinque in casa, intanto vincere a Varese sarebbe un gran colpo contro una rivale diretta.
«Vincere domenica sarebbe importante e ne siamo consapevoli. Varese non sta vivendo un momento brillantissimo ed avrà tanta pressione sulle spalle, per noi è un’altra occasione importante dopo quella di domenica scorsa ma ormai per noi, da qui alla fine, saranno undici finali».
Cosa è cambiato, soprattutto nell’atteggiamento, dopo l’arrivo di Di Carlo al poto di Griccioli in panchina?
«Più combattività ed una squadra che corre di più rispetto a prima. Però ognuno ha le sue caratteristiche: non dimentichiamo che, grazie a Giulio Griccioli, l’anno scorso abbiamo raggiunto la salvezza con un mese di anticipo rispetto alla fine del campionato. Quest’anno forse non sarà la stessa cosa ma – conclude Ciccio Venza – ritengo che abbiamo tutte le carte in regola per centrare il nostro traguardo e regalare, a Capo d’Orlando, la quinta permanenza nella massima serie».