Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Affrontare un mito. La Pallacanestro Varese, dei 10 scudetti (l’ultimo nel 1999 con Pozzecco protagonista), 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 3 Coppe Intercontinentali, non è più una grande ma nella storia del basket nazionale ed internazionale resta e resterà con la sua storia ed il suo fascino. A Capo d’Orlando i tifosi dell’Orlandina in Serie C negli anni ’80, almeno per un terzo simpatizzavano per i colori biancorossi, cresciuti davanti alle gesta dei mitici Bob Morse, Dino Meneghin, Zanatta, Ossola, Iellini, il funambolo Yelverton e via discorrendo. Quindi costituisce non solo un orgoglio ma molto di più quando il calendario pone di fronte Capo d’Orlando a Varese. Domenica, al “PalaWhirpool”, ci sono in palio due punti importanti, anche se non fondamentali, sulla strada della salvezza e nel giorno in cui il campionato, prima della pausa per le Final Eight di Coppa Italia, arriverà a due terzi di cammino. Sarà la quinta volta che l’Orlandina giocherà a Varese e i precedenti vedono avanti i lombardi 3-1. Il primo confronto si giocò il 20 aprile 2006, era un turno infrasettimanale, con l’Orlandina a caccia della sua prima permanenza in A e che toccò il cielo con un dito, sfiorando il clamoroso colpo, cedendo davanti al coast to coast, negli ultimi 5 secondi, di DeJuan Collins che depositò, a fil di sirena, il canestro del 95-94. L’Orlandina si salvò ma si presentò nelle medesime condizioni il 9 maggio 2007, ancora nel mezzo della settimana, a caccia di una vittoria che avrebbe significato festeggiare la salvezza con 40′ di anticipo ma Varese non fece sconti, si impose 86-75 e l’Upea di coach Perdichizzi rimandò la festa quattro giorni dopo battendo nello scontro diretto e spedendo in Legadue quella Reggio Emilia oggi capolista. L’unico exploit dell’Orlandina a Varese arrivò tra Natale e Capodanno del 2007, nella stagione di Sacchetti&Vacirca con una gara pazzesca, senza difese e tanto attacco: 102-105 dopo un overtime, in una serata di grazia di Diener e Slay e con le lacrime dell’illustre ex Pozzecco, omaggiato dai suoi vecchi tifosi ma che non ebbe pietà con 15 punti e 8 assist. Varese retrocesse in quella annata, l’Orlandina andò ai playoff ma scomparve a settembre e, a distanza di sette anni, nuovo scontro il 26 aprile 2015 con Varese che si impose 80-73 ma davanti ad una Orlandina già aritmeticamente salva e paga. Adesso Varese si presenta allo scontro diretto con due punti in più in classifica ma un ambiente elettrico e che reclama una svolta ad un torneo sin qui dai troppibassi e pochi alti. Infatti, da ieri, gli allenamenti sono a porte chiuse per dare maggiore concentrazione al gruppo allenato da Paolo Moretti che, con Chris Wright in più nel motore (oggi avverrà l’ufficializzazione del tesseramento), non potrà sbagliare.