Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Dieci partite per un traguardo. Dopo la sosta per la Final Eight di Coppa Italia, riprenderà con l’ultima domenica di febbraio il cammino del campionato di Serie A che vedrà sul proscenio le ultime dieci giornate della stagione regolare. Si giocherà ogni domenica, compreso il sabato pasquale (26 marzo) come da tradizione, senza più pause o turni infrasettimanali, sino a sabato 30 aprile quando calerà il sipario e resteranno in lizza le otto qualificate ai playoff che si giocheranno lo scudetto mentre una sola, l’ultima classificata, piangerà con l’unica retrocessione prevista. L’Orlandina ha arginato lo scoglio del doppio turno esterno vincendo almeno un match importantissimo a Varese dopo avere ceduto a Reggio Emilia e, alla volata finale, si presenta con il quattordicesimo posto in classifica e un percorso uguale tra casa e fuori: cinque gare al “Pala Fantozzi” e altrettante in esterno. Si comincerà domenica con un match cruciale ospitando Caserta (che sta meglio in graduatoria e con una partita da recuperare, seppur a Milano) e, al “Pala Fantozzi”, arriveranno poi Torino (potrebbe essere anche lo scontro decisivo per la permanenza il 13 marzo con Capo d’Orlando avanti nel confronto diretto), Milano, Trento e Pistoia all’ultima giornata. Fuori, invece, la Betaland avrà da affrontare Cremona, Sassari, Brindisi, Pesaro e Avellino. È chiaro che dovrà essere tra le mura amiche che l’Orlandina cercherà di piazzare gli acuti che servono per mettersi al riparo. In questo momento Capo d’Orlando ha gli stessi punti della scorsa stagione a due terzi di cammino: 14. L’anno scorso arrivarono con l’exploit ad Avellino, quest’anno a Varese. Ma la classifica è molto più stretta in basso, non c’è una Caserta a 8 punti a chiudere il gruppo come un anno addietro ma Torino a 12. In teoria, però, tra scontri diretti (e l’Orlandina ne avrà tre: Caserta, Torino e Pesaro) e gare “impossibili” (per tutte) con una sola retrocessione, 20 punti dovrebbero bastare per salvarsi. Saranno fondamentali poi gli scontri diretti. Capo d’Orlando non è messa male: 2-0 a favore con la Virtus Bologna a parità di punti in classifica in questo momento, 1-0 con Torino che dovrà giocare in Sicilia, 1 -1 ma sotto per differenza canestri con Varese (+4 a Capo d’Orlando per i biancorossi all’andata, -1 al ritorno) e sotto con Pesaro che vinse al “Pala Fantozzi” ma con uno scarto che l’Orlandina può recuperare al ritorno (-3). Ci sono anche Caserta e Cantù a guidare il gruppo sopra la zona-rossa ma è improbabile che vadano entrambe a rischio. Comunque Cantù è avanti all’Orlandina per la migliore differenza negli scontri diretti sull’1-1, all’andata Caserta vinse di 12 lunghezze (78-66) ed, essendoci già 4 punti di differenza, per la Betaland domenica sarà necessario solo vincere e senza guardare al confronto diretto anche perché due squadre con 32 punti in totale è assai difficile che vadano a finire all’ultimo posto nella giornata conclusiva. Gli allenamenti riprenderanno regolarmente oggi nella consueta cadenza settimanale.