Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
Mentre le rivali dirette come la Virtus Bologna temono la retrocessione pare minacciando di non pagare gli ultimi due stipendi in caso di A2 e Torino cambia ancora tagliando Dawkins e tesserando un playmaker comunitario (Goul-ding), la Betaland sta vivendo in assoluta serenità l’ultima sosta del massimo campionato prima della disputa del terzo restante di regalar season che ai paladini offre 5 gare esterne ed altrettante al PalaFantozzi a partire da quello di domenica contro una Caserta dell’ex Hunt che sogna addirittura i play-off. La vittoria di Varese made in Boatright ha fatto scoppiare la Ryanmania e sembra che la tifoseria orlandina e sicula in generale abbia già messo in calendario l’appuntamento delle 18.15 per gremire l’impianto ed ammirare il nuovo spettacolare folletto Usa visto che la prevendita va già a gonfie vele. «Siamo cambiati ma non rinneghiamo la matrice europea – commenta coach Gennaro Di Carlo -poiché riguardo Nankivil, abbiamo avuto questa opportunità di ingaggiarlo in quanto Nika Metreveli, al quale auguro di recuperare in fretta dall’infortunio, ha esercitato una clausola di uscita dal contratto finendo proprio a Caserta. Per quello che riguarda Boatright, credo che sia stato necessario un suo rinforzo visto che eravamo ultimi in classifica e la salvezza di Capo D’Orlando è una condizione necessaria per la continuità del nostro progetto. Penso che, con dieci giornate ancora da giocare, è ancora troppo presto per fare valutazioni. Però è chiaro che, dato che si gioca sul filo della tensione, la partita tra Torino e Varese di domenica può tracciare un solco importante e un nuovo equilibrio. Credo che il lavoro dell’allenatore conti molto nei risultati sportivi e non solo i budget delle squadre, come dimostrato da Pistoia e Cremona che stanno facendo dei super campionati. Noi abbiamo inserito un signor giocatore che è Boatright, ma il lavoro dello staff dietro i nostri risultati è stato notevole. È stata una grossa responsabilità per me prendere una squadra che veniva da molte sconfitte e che ha preso 30 punti di scarto nelle prime due partite della mia gestione. Hoo lavorato molto sull’aspetto mentale, visto che la squadra aveva perso fiducia viste tutte le sconfitte consecutive. La partita contro Venezia ci ha dato una spinta enorme e ci ha dato molta fiducia per la nostra stagione. Per me, da casertano, sarà sicuramente una bella emozione, sono e rimarrò sempre legato alla Juve Caserta, ma per me domenica conterà solo la vittoria di Capo d’Orlando»