L’ANALISI di MASSIMO ORIANI – Gazzetta dello Sport
Dopo il lungo weekend della Coppa Italia, siamo tornati a tuffarci in un campionato nel quale alla lunga stanno emergendo la dominatrice, Milano, e la sua sfidante, Reggio Emilia. Ma è sul fondo che la sfida appassiona. E se Varese prende ossigeno e due punti fondamentali a Torino, la sorpresa si chiama sempre di più Capo d’Orlando. Restiamo a quanto accade sul campo, e diciamo che l’innesto di Rvan Boatright è stato di gran lunga quello che più ha spostato nella corsa salvezza. Prima del suo arrivo la Betaland aveva vinto 5 partite su 17 (e perso 8 delle ultime 9), con lui ne ha portate a casa 3 su 4. Con 23.5 punti di media, il 55% da due, il 42% da tre, 2.3 assist a gara, proiettato su 30 partite sarebbe l’mvp del campionato (o quantomeno lo contenderebbe al pesarese Austin Daye, altra presa in corsa). Detestiamo il mercato aperto tutto l’anno o quasi, ci piacerebbe vedere squadre costruite in estate, sulle quali gli allenatori possano lavorare, farle crescere. Un paio di sostituzioni ci stanno. Ribaltare i roster in corsa no. Ma visto che le regole sono queste, pescare il jolly può fare la differenza tra il restare in serie A o scendere in A-2. E allora, per quanto i giocatori stanno facendo sul parquet, l’Orlandina si merita una standing ovation.