Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
Capo d’Orlando – Ryan Boatright illumina anche l’ultima domenica di febbraio e trascina al meritato successo unaBetaland a corrente alternata al quarto trionfo su sei gare del girone di ritorno, o sette della gestione del casertano Di Carlo. Significa più 4 sull’ultima posizione con la possibilità di ospitare la matricola piemontese tra due settimane per chiudere definitivamente il conto avendola già battuta all’andata. Tornando a ieri il 23enne marziano giunto dalla D League, campione Ncaa con Uconn, ha confermato di essere una sorta di Steph Curry dei poveri, avendo, fatte le debite proporzioni, la stessa facilità al tiro da tre del giocatore attualmente più forte al mondo, avviato a ripercorrere le orme di Jordan con i suoi Golden State. Rispetto a Varese Boatright ha avuto meno precisione al tiro (8/20 dal campo) ma è stato il play-guardia statunitense a decidere la sfida con la tripla in isolamento del 63-59 al 39’43” completando l’opera con la schiacciata in contropiede che ha sancito il trionfo paladino. Magie che hanno incantato una tifoseria esplosa di gioia felice dei due punti e di poter ammirare un probabile campione. Ma onore al merito di Caserta, giunta senza gli infortunati Gaddefors e l’ex Metreveli e con il nuovo acquisto sloveno Uros Slokar a rinforzare la batteria dei lunghi solo da domani, ma capace, dopo il 4-0 iniziale dei locali, di prendere in mano l’inerzia del derby del sud grazie a tre siluri di Downs ed all’atleticità di Jones che scrivono il 6-12. L’ingresso del marziano, partito una volta ancora da sesto uomo di lusso, dà il primo scossone alla sfida e con Jasaitis e Bowers la Betaland mette la freccia sul 16-12 al 6’30”. Ma i bianconeri non demordono e pur abusando della conclusione dall’arco avendo meno armi sotto le plance, ripassano avanti con un micidiale 12-0 che significa vantaggio massimo di tutto l’incontro al tramonto del primo quarto sul 16-24. La Betaland pecca forse di supponenza sprecando troppo e non trovando sostegno dal solito evanescente Ilievski e dai giovani Stojanovic e Laquintana, scesi notevolmente nel rendimento da tre gare a questa parte. Lo stesso Oriakhi soffre e perdere il duello diretto con l’ex Hunt che, pur gravato di falli, trova un paio di ca-nestri importanti per il 29-37 del 18’40”. Bowers e Boatright ricuciono lo strappo e nella seconda parte l’inerzia sembra passare nelle mani dei biancoazzurri che al 24’30” sono 45-41. Caserta non molla, Siva e Cinciarini salgono in cattedra e nessuna delle due squadre riesce a scappare anche perché la Betaland paga dazio anche aduna terna arbitrale disastrosa. Si giunge così all’epilogo in cui Boatright fa vedere la sua personalità ed una tecnica sopraffina che ne fanno un possibile uomo mercato in Europa. Intanto se lo gode la Betaland che con il nuovo soldato Ryan vede sempre più vicina la salvezza numero cinque della sua storia.