Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Con Torino sempre vincenti. Precedenti favorevoli all’Orlandina, e beneauguranti anche se della cabala non sempre ci si può fidare, in vista della super sfida di domenica al “PalaFantozzi” con in palio una grossa fetta di salvezza per i paladini mentre la Manital, alla luce della vittoria di Pesaro contro Trento nel recupero, ed avendo quattro lunghezze di svantaggio da recuperare, sarà obbligata a vincere. Capo d’Orlando e Torino hanno in comune, per il passato, un grande ex quale Meo Sacchetti, indimenticato head coach della Pierrel nella splendida stagione 2007/08 ma cestisticamente affermatosi alla Auxilium Torino dove giocò dal 1979 al 1984 e facendo parte della spedizione azzurra che, sotto la guida di Sandro Gamba, conquistò a Mosca la medaglia d’argento olimpica 1980, battuta in finale dalla Jugoslavia dei fenomeni. Il primo precedente fra le due squadre, e unico a Capo d’Orlando, risale alla stagione Dna Gold 2013/14 con la truppa di coach Pozzecco che superò Torino al termine di un match equilibrato: nel finale le genialate di Basile e Soragna e l’espulsione di coach Pillastrini fissarono il 78-73 finale mentre, all’andata, l’Orlandina aveva messo a segno l’impresa espugnando il “PalaRuffini” (76-82), che fa il paio con il match di andata, risolto da Jasaitis con un lay-up a 1″ dalla sirena (69-71). Quindi tre precedenti in assoluto e tre vittorie per l’Orlandina. Ma l’ultimo posto di Torino non illude nessuno: i gialli di coach Vitucci, al contrario, hanno un organico profondo e, se il campionato dovesse partire adesso, sarebbero candidati ad un posto nei playoff. Basti pensare che Mancinelli ultimamente non è partito nello “starting five”, che un elemento come Ebi è un cambio dei lunghi, un centro di valore quale l’ex Barcellona Fantoni accumula “non entrato” in serie. «A Cremona – dice il capitano biancazzurro Sandro Nicevic – siamo stati ingenui nel finale e non possiamo permettercelo più. Boatright? È’ un giocatore forte e, dopo le sue prestazioni, stiamo cercando di metterlo in condizione sempre più. Ma Boatright non è l’Orlandina, l’Orlandina è una squadra in cui ci sono tanti giocatori validi, lui è uno di questi». E sulla partita di domenica poche parole: «Torino verrà a Capo d’Orlando agguerrita ma noi siamo cresciuti nel gioco e dobbiamo fare la nostra gara e vincere insieme al calore del pubblico». Grandissima concentrazione in questa settimana, la gara sarà presentata oggi pomeriggio, alle ore 16,45, alla sala “Daniele Di Noto” da coach Gennaro Di Carlo ed un giocatore. Intanto la società satellite dell’Orlandina, la Nuova Agatirno, praticamente la Under 18 della prima squadra, sta dando grandissime soddisfazioni al presidente Enzo Sindoni e ai dirigenti. Sotto la guida di Renato Franza, i giovani paladini hanno ottenuto il traguardo dei playoff al termine della stagione regolare del campionato di Serie D. Sabato, alle 19, gara-1 delle semifinali contro la quotata Polisportiva Alfa Catania, che ha vinto la regular season nel girone orientale. La speranza è quella di fare il salto per far crescere i giovani l’anno prossimo ad un livello più alto.