Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Davide contro Golia. Ha ben etichettato Gennaro Di Carlo la sfida che questa sera l’Orlandina lancia all’Olimpia Milano (“PalaFantozzi”, ore 18,15, cancelli aperti eccezionalmente già dalle 16,45, atteso il pienone, se non il tutto esaurito). Una gara già difficile in partenza, se non la più complicata dell’anno di quelle casalinghe, e che diventa un Everest visto che il tecnico biancazzurro, che avrà pregato tutti i Santi da buon campano, non sa ancora quale quintetto mettere in campo e su quali cambi poter contare. La formazione ed i convocati saranno decisi dal responsabile medico, prof. Sabatino Carianni, e non è una battuta. Al termine di una settimana di allenamenti difficile, restano precarie le condizioni di Stojanovic che sembra più fuori che dentro con la caviglia ancora gonfia dopo la storta presa a Brindisi: dovrebbero essere della gara Perl che era stato lasciato precauzionalmente a riposo e Jasaitis che ha avuto problemi per un fastidioso torcicollo, punto interrogativo pure su Boatright che è rimasto fermo per un problemino al quadricipite. Rientrerà Ilievski dopo due turni di stop (infortunio prima, febbre poi), per il resto veramente impossibile ipotizzare lo “starting five” che comprende, al momento, con sicurezza solo lo stesso play macedone ed i lunghi Bowers e Oriakhi. Dopo due mesi in cui non vi era stato alcun problema, tutto si è ammassato in questa settimana, proprio in vista dell’affascinante sfida alla corazzata Milano che ha conquistato la Coppa Italia, ha subito da Trento l’eliminazione ai quarti di finale di Euro-cup ma vuol vincere lo scudetto, sfuggito nella semifinale playoff l’anno scorso, per rendere oltre modo positiva la stagione e non cadere nelle consuete critiche subite negli ultimi anni (tricolore conquistato due anni fa a parte). Con meno talento ma molta più forza, atletica e difensiva, l’Emporio Armani, votata al credo del suo tecnico Jasmin Repesa il quale avrà un solo problema, di ben altro conto: chi mandare in tribuna, per i tesseramenti, nel consueto rum over ed è sicura l’assenza di Andrea Cin-ciarini, il play della nazionale, da due settimane al palo per un infortunio. Solo che l’abbondanza non manca, quando in cabina di regia partirà, probabilmente, il lituano Kalnietis, tanto per fare un nome, uno dei protagonisti che inchiodò l’Italia agli Europei del settembre scorso. Milano si presenta al “Pala Fantozzi” al primo posto in classifica con 40 punti, primo attacco (83.5 punti di media realizzati, contro Capo d’Orlando ultimo con 68.3), seconda difesa (73 punti di media subiti, un pelo sopra Cremona con 72.9) in una voce in cui la Betaland fa la voce grossa (terza retroguardia con 73.3 subiti). E con il + 4 su Reggio Emilia ed il vantaggio negli scontri diretti, Milano vuol vincere a Capo d’Orlando per blindare il primato, importante ma non sempre decisivo nei playoff, in modo da rifiatare nelle ultime quattro giornate prima della corsa al titolo nella post season. L’Orlandina, con la mente alla partitissima, guarda con un occhio anche alle altre partite dell’odierno turno, in primis al “Pala Ruffini” con Torino-Avellino e con i tifosi biancazzurri che si augurano l’ennesima vittoria (sarebbe la tredicesima di fila) degli irpini che aumenterebbe le chance di salvezza anticipata per i paladini anche in caso di ko contro Milano.