Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Ancora un infortunio e questa volta molto serio. Gli esami strumentali cui è stato sottoposto Vojislav Stojanovic, infortunatosi a Brindisi, hanno evidenziato infatti la sospetta lesione totale del legamento peroneo astragalico anteriore. I tempi di recupero previsti si aggirano intorno ai 2-3 mesi. Stagione dunque finita per il 18enne serbo che sarà seguito dallo staff medico del club per l’intera durata della riabilitazione. L’attenzione dei tifosi paladini è ancora tutta rivolta alla salvezza. E l’unico punto “nero”, se proprio vogliamo chiamarlo così, dell’entusiasmante cammino dell’Orlandina nel girone di ritorno, è quello di avere raggiunto e superato i punti conquistati in tutto lo scorso torneo solo che, a parità di giornate (26), un anno fa arrivò la salvezza matematica a quota 20 e quest’anno, con 22 punti e l’undicesima piazza, a -4 dalla zona playoff, ancora no. «È vero – commenta un raggiante vice presidente Carmelo Perrone – ma sono sicuro che esulteremo presto. Facciamo un conto: se avessimo perso a Brindisi e con Milano, restando a 18 punti e magari Torino non avesse vinto queste ultime tre partite rimanendo a 12, saremmo stati più vicini alla permanenza, paradossalmente, ma penultimi. Invece preferisco, penso come tutti, avere vinto a Brindisi e con Milano, con un ambiente elettrico ed esaltato. Domenica il pubblico è stato non solo fantastico ma decisivo. Difficilmente, in tanti anni di pallacanestro, ho sentito quella bolgia che accompagnava le nostre e le loro azioni al momento in cui è iniziata la rimonta». Intanto domenica c’è il primo match-ball verso l’agognata matematica: se l’Orlandina vincerà a Pesaro e Torino perderà a Sassari, i fantasmi saranno completamente scacciati visto che, in tal caso, con 24 punti e 18 Torino, la salvezza sarebbe matematica, a tre giornate dalla fine, per il prezioso 2-0 negli scontri diretti a favore di Capo d’Orlando. Ma non è tutto e non c’è solo Torino. Infatti, guardando il calendario degli ultimi 160′ di regular season, gli scontri diretti non fanno che favorire la stessa Orlandina. Per esempio Torino, dopo Sassari, riceverà Brindisi e chiuderà con due scontri diretti micidiali: a Bologna con la Virtus e al “PalaRuffini” con Pesaro. La stessa Pesaro, dopo avere incrociato domenica Capo d’Orlando, giocherà a Milano, in casa con Cantù e, appunto, a Torino. Difficile la situazione della Virtus Bologna alla luce della sconfitta interna di domenica contro Trento: tre gare in esterno per le “Vu nere” (Pistoia e Cantù in fila, Torino in casa, Reggio Emilia fuori) e giova ricordare che Bologna è sotto con l’Orlandina sia in classifica (20 contro 22 punti) che negli scontri diretti (2-0 per i paladini). Vista la graduatoria, ed essendo dietro all’Orlandina, anche Cantù non è per niente al sicuro (Trento fuori, Virtus Bologna in casa, Pesaro in esterno, Varese in Brianza). Il cerchio si chiude con le altre compagini a 22 punti come la Betaland: Varese (in casa con Venezia e Reggio Emilia, fuori a Cremona e Cantù) e Brindisi (in casa con Milano e Caserta, fuori a Torino e Cremona).