Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Si apre nella maniera peggiore possibile la settimana dell’attesa per la gara che, se vinta contro Trento domenica al “PalaFantozzi”, consegnerebbe la salvezza matematica all’Orlandina. Infatti la stella Ryan Boatright, come rende noto la società attraverso un comunicato, a Pesaro ha subito una lesione di primo grado del muscolo adduttore lungo della gamba sinistra. I tempi di recupero si aggirano attorno alle due settimane, durante le quali lo staff medico del club monitorerà costantemente le condizioni dell’atleta al fine di favorirne il recupero. Quindi non solo il folletto di Aurora sarà assente contro l’Aquila trentina ma anche nell’ultima trasferta stagionale ad Avellino il 24 aprile e, sol perché il turno conclusivo è stato posticipato al 4 maggio, potrebbe tornare contro Pistoia, giocare l’ultima gara in biancazzurro e salutare per andare in altri lidi. Come farà l’Orlandina senza il suo miglior giocatore offensivo che viaggia con 20.3 punti di media e 18.7 di valutazione? Un bel problema, vista anche la contemporanea assenza di Stojanovic e che obbliga coach Di Carlo a rimettere, quale principale prospetto dei giochi offensivi, Simas Jasaitis sul quale cadranno grandi responsabilità in quello che potrebbe essere l’incontro decisivo. Sin da ieri, alla ripresa della preparazione ed appresa la cattiva notizia, il tecnico campano ha cercato di scuotere il gruppo all’insegna del motto “vince la squadra, non un giocatore”. A Capo d’Orlando arriva Trento, fresco di eliminazione (alquanto sfortunata, per una differenza canestri di -2) dalla semifinale di Eurocup contro Strasburgo e reduce da tre vittorie in fila in campionato che l’hanno riportata verso le posizioni che contano per i posti nei playoff. Alle spalle delle prime quattro (Milano, Reggio Emilia, Avellino, Cremona), Trento lotta per la quinta piazza con le pari merito Salvo sorprese potrebbe rientrate nella gara casalinga dell’ultima giornata contro Pistoia Pistoia e Sassari e Venezia (due punti sotto) e non può lasciare punti per strada oltre ad avere una tradizione favorevole al “PalaFantozzi” dove ha perso due sole volte, la prima in Divisione Nazionale A nel 2011/12. In ogni caso c’è anche da guardare alle gare delle contendenti per la salvezza visto che, con due sconfitte su tre di Torino, l’Orlandina otterrebbe ugualmente la salvezza anche perdendo le tre gare rimanenti. Si guarda soprattutto a Torino che domenica riceve Brindisi, quindi avrà lo scontro diretto a Bologna e ospiterà Pesaro arrivando massimo a 24 punti (da qui la necessità di una vittoria dell’Orlandina per chiudere definitivamente i conti a 24 e vantando il 2-0 negli scontri diretti). La Virtus Bologna, reduce dal ko di Pistoia, avrà lo scontro diretto a Cantù, quindi Torino in casa e la trasferta di Reggio Emilia: se le “Vu nere” vinceranno una sola gara, l’Orlandina sarà salva in ogni caso (indipendentemente da Torino) perché, a parità di punti in classifica (22), anche con gli emiliani è sul 2-0 negli scontri diretti. Da non scartare la situazione di Caserta, dietro i paladini: derby interno contro Avellino che insegue il terzo posto, Brindisi fuori e Trento in casa. Come Capo d’Orlando anche Pesaro, infine, è vicina alla permanenza anche se avrà lo scontro diretto di Torino all’ultima giornata e la trasferta di Milano domenica prossima ma anche un altro confronto diretto in casa con Cantù al penultimo turno.