Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – L’Orlandina ha concluso con una sconfìtta le trasferte della stagione 2015/2016 sul parquet della lanciata Avelllino che, proprio vincendo a Capo d’Orlando nella gara di andata, ha avviato la serie d’oro che l’ha portata a vincere 15 delle ultime 16 partite affiancando Reggio Emilia al secondo posto alla vigilia degli ultimi 40 minuti prima dei playoff. Malgrado il passivo finale (-16), la Betaland non ha demeritato considerate le assenze di Boatright, Jasaitis, Bowers e Stojanovic. Sino a 3′ dalla fine, e dopo un prodigioso recupero, l’Orlandina ha rischiato di finire testa a testa ma poi l’uscita di Ihring, cambiato con Laquintana, ha permesso agli irpini di operare il break decisivo sotto la spinta di un Ragland mostruoso che ha chiuso con 43 di valutazione. Proprio Mario Ihring è stata la piacevole sorpresa della serata. Il diciottenne play slovacco era già timidamente apparso nel girone di andata sul palcoscenico della massima serie, poi tanti allenamenti con la prima squadra e sul parquet a fare la differenza con la Nuova Agatimo in Serie D. Al “Pala Del Mauro” coach Di Carlo lo ha lanciato e i risultati sono stati positivi visto che Ihring ha ben sorpreso per lucidità, tiro, coraggio e penetrazione. Un ragazzo che può tornare utile nel prossimo anno magari spedendolo in prestito da qualche parte per farsi le ossa. L’Mvp per l’Orlandina è stato Alex Oriakhi, andato in “triple” con 17 punti, 10 rimbalzi, 17 di valutazione e proprio il nigeriano sembra uno dei più accreditati per la riconferma, comunque tutta da discutere. Adesso l’intenzione è quella di recuperare quanti più giocatori possibili tra gli infortunati con in testa Boatright per presentarsi al meglio mercoledì 4 maggio in occasione dell’ultima gara casalinga e quella del commiato al “PalaFantozzi” contro Pistoia che ha bisogno di una vittoria per la situazione legata ai playoff. «Vogliamo vincere – ha detto coach Di Carlo in sala stampa ad Avellino – per concludere al meglio una bella stagione, ed una vittoria sarebbe il compendio migliore».