Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Orlandina tesa e concentrata in vista dell’ultimo impegno stagionale. Seppur in programma mercoledì prossimo, coach Gennaro Di Carlo non concede sconti e gli allenamenti proseguono come sei si giocasse domenica. «Ad Avellino – commenta Keaton Nankivil – abbiamo dimostrato quanto noi siamo una vera squadra in tutto e per tutto. Mancavano diversi giocatori ma abbiamo lottato con tanto orgoglio fino alla fine. Avellino è una squadra forte, pertanto è stata una gara dura ma credo che abbiamo provato che i nostri veterani sono veramente efficaci e che questo club ha diversi giovani talentuosi su cui costruire il futuro». Hai avuto un grande impatto al tuo arrivo, ti sei stabilizzato, ultimamente un leggero calo. «Non so giudicare che tipo d’impatto ho avuto, è difficile giudicare se stessi. Spero di aver aiutato i miei compagni anche semplicemente lavorando duramente ogni giorno in allenamento. Non sono troppo contento per il modo in cui ho giocato personalmente ma sono stato comunque contento quando abbiamo raggiunto delle vittorie di squadra e per come ci siamo tirati fuori dall’ultima posizione. Questo per me è molto più importante del giudizio individuale». Come hai vissuto l’ambiente? «I nostri tifosi sono davvero pieni d’entusiasmo. In questa mia piccola esperienza qui a Capo d’Orlando ho capito quanto loro sono capaci di sostenere e aiutare la squadra. È stato come se fossimo una cosa sola durante le gare». Un piccolo centro quanto può aiutare un americano abituato alle grandi città o ai palasport anche con diecimila spettatori? «A me non dispiace la vita semplice di paese. Sono stato qui da solo, quindi magari qualche giorno è stato difficile ma i ragazzi della squadra sono stati grandi e alcuni luoghi di Capo d’Orlando sono diventati subito familiari. Io per lo più ho frequentato gli stessi posti e ristoranti, la gente quindi ormai mi conosce, qua è tutto molto bello». In questa tua esperienza sei stato compagno di Basile e Nicevic: che impressioni ne hai tratto? «Se dovessi parlare delle loro carriere per come li vedo in allenamento, potrei dire con certezza che loro possono giocare ancora a lungo ad alti livelli. Se mi dovessero chiedere un consiglio gli direi di fare ciò che li rende felici. Hanno avuto entrambi delle incredibili carriere e meritano tutto il rispetto possibile per le loro scelte future». E adesso l’ultima gara, in casa contro Pistoia, volete salutare i tifosi con una vittoria. «Abbiamo lavorato duramente per venire fuori dall’ultimo posto. La prossima sarà – conclude il lungo americano – l’ultima gara per questa squadra e possiamo dimostrare die ci siamo guadagnati dei successi tutti insieme».