Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Boatright l’Mvp, stagione da urlo per Bowers, senza gli infortuni Jasaitis sarebbe stato al top, i “soliti” Nicevic e Basile, giovani promettenti dietro. In sintesi questo l’andamento dei singoli per l’Orlandina ed ecco il consueto “pagellone” a chiusura della stagione.
NICEVIC 7,5 – 24 presenze, 7.8 punti (187), 3.7 rimbalzi: 7,5. Poteva avere un rendimento migliore senza l’infortunio a metà stagione ma, al terzo anno in biancazzurro e a quasi 40 anni, ha confermato (vedasi anche ultima partita), di essere un inesauribile fuoriclasse, con una tecnica e dei movimenti da mostrare ancora alle scuole di basket. Fisicamente ineccepibile, il capitano deciderà il suo futuro ma, rispetto a Basile, ci sono più certezze per una riconferma.
BOATRIGHT 9 – 11 presenze, 19.2 punti (211), 2.5 assist. L’Mvp, seppur con limitate presenze, vuoi per l’arrivo in corsa (dalla seconda di ritorno), vuoi per l’infortunio nel finale. A inizio febbraio è arrivata la guardia che mancava e l’Orlandina è volata sotto le giocate di un autentico fuoriclasse, forte in penetrazione, letale da fuori e non lesinando lo spettacolo per i palati fini, abile “Arsenio Lupin” nel rubare palloni capitalizzandoli con schiacciate spettacolari ad elevazione super. A Capo d’Orlando farebbero la colletta per trattenerlo, destinato a palcoscenici di alto livello.
JASAITIS 7 – 24 presenze, 11.8 punti (282). Numeri alla mano è risultato il secondo miglior realizzatore ma senza l’infortunio di dicembre e quello dell’ultimo mese, certamente avrebbe reso di più. Quando è stato bene si è confermato un fuoriclasse assoluto e devastante per le difese avversarie. C’è una proposta non tanto campata in aria e a Simas il mare piace: sperare in una riconferma non è utopia.
BOWERS 8 – 25 presenze, 11.6 punti (291), 5.4 rimbalzi. Annata da protagonista dopo un complicato avvio di stagione pervia del brutto infortunio subito a Venezia. Nel girone di ritorno è stato uno dei migliori nel ruolo del campionato e, soprattutto in attacco (miglior realizzatore della Betaland), è stato un fattore. Come per altri compagni poteva avere un rendimento più elevato senza i guai fisici. Andrà via a scadenza di contratto.
ORIAKHI 7 – 30 presenze, 8.6 punti (257), 8.8 rimbalzi. A volte discontinuo ma si guadagna un buon voto, utile anche in proiezione futura (c’è un abbozzo per un eventuale rinnovo). In doppia-doppia ci è andato diverse volte, ha chiuso con numeri apprezzabili.
STOJANOVIC 6 – 17 presenze, 5.1 punti (87 in tutto). Incensato oltre le sue possibilità (come dallo stesso ammesso), la guardia serba si è subito infortunato, ci ha messo del tempo prima di rientrare ma ha pagato l’eccessivo carico di responsabilità. Anzi, in alcune gare ha inciso più con la spada (difesa) che con il fioretto (attacco) ed un altro infortunio nel finale lo ha messo ko. Ma ha appena compiuto 19 anni, il futuro è suo e resterà a Capo d’Orlando.
BASILE 7 – 30 presenze, 3.7 punti (108), 2.0 assist. Le cifre mai come in questo caso dicono poco o nulla. A 41 anni il “Baso”, dopo una prima parte di stagione difficile, ha carburato come un diesel e diventando un fattore in avvio della “remuntada” nel girone di ritorno. La mano non sarà quella di una volta (25/94 complessivo da tre) ma in difesa è stato un mastice e rimarcando il suo ruolo di leader nello spogliatoio con Nicevic. Futuro? Lo deciderà lui.
ILIEVSKI 6 – 25 presenze, 5.1 punti (128), 3.7 assist. Con un bel finale di stagione si guadagna la sufficienza, per il resto è stato un torneo tortuoso con problemi fisici e rendimento non pari alle attese. Pesa l’età (35 anni), ha pesato soprattutto il mancato riposo estivo avendo giocato gli Europei con la Macedonia.
LAQUINTANA 6,5 – 30 presenze, 6.7 punti (188), 2.3 assist. A differenza del play macedone, nel finale ha avuto lo scadimento di forma dopo un anno di corsa. Al primo anno in Serie A ha comunque ben impattato, giocando anche oltre il previsto (22′ di media), deve crescere e maturare (troppe le 2.8 palle perse) ma, con il contratto sino al 2019, è un caposaldo per il futuro.
PERL 6,5 – 24 presenze, 7.2 punti (173), 1.5 assist. È la sintesi tra gli 8 di inizio e finale di torneo ed il 5 del periodo di mezzo, quando è apparso approssimativo e poco incisivo. La guardia ungherese, determinante in almeno tre vittorie, si è saputo riprendere dopo essere stato confinato due mesi in tribuna e dimostrando anche carattere. Resterà.
NANKIVIL 6,5 – 15 presenze, 4.7 punti (70), 3.3 rimbalzi. Peccato per l’ultimo mese di campionato dove è vistosamente calato dal punto di vista fisico. Prima, arrivato a gennaio al posto di Metreveli, è stato importante nella rimonta dimostrando anche intelligenza nelle letture difensive.
ALL. DI CARLO 7,5 – Ha preso il posto di Griccioli (8 per l’avvio di stagione, 5 per il resto), dando una impronta al gruppo diversa, dal punto di vista del carattere, del temperamento e dell’atteggiamento difensivo e guadagnandosi la stima dei “senatori”. A salvezza ottenuta la riconferma sino al 2018.