Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Senza rifiatare è già al lavoro la società dell’Orlandina Basket per programmare la sesta stagione in Serie A. Chiaramente non è ancora tempo di essere neppure all’alba per le trattative ma, rispetto ad un anno fa, c’è una base sulla quale ripartire e se, poi i due grandi senatori, proseguiranno, il progetto sarà già ampio prima degli acquisti. Un anno fa, e per un mese, Giulio Griccioli tenne sulla corda l’ambiente lasciando in sospeso la proposta di rinnovo che il presidente Enzo Sindoni gli presentò a salvezza aritmeticamente conquistata e con il torneo non ancora finito. Questa volta il manico c’è già visto che, come noto, Gennaro Di Carlo ha firmato il prolungamento del rapporto con il sodalizio di via Beppe Alfano per due anni. Al suo fianco ci saranno come sempre due assistenti: uno il riconfermatissimo da tempo, David Sussi, ormai una istituzione per l’Orlandina, un triestino doc immedesimato a Capo d’Orlando, da tecnico e da uomo. L’altro sarà un nuovo nome visto che lo spagnolo Jorge Suarez Silva curerà il settore giovanile (dove c’è, allo stato, una Orlandina pronta a giocare per raggiungere il traguardo, che sarebbe straordinario, delle finali nazionali Under 18). La formula per la composizione della squadra sarà quella cambiata in corso nella stagione appena trascorsa: tre fra extracomunitari o americani, quattro europei o Cotonou e cinque italiani. L’anno scorso c’erano solo il ritorno di Laquintana dal prestito di Biella e lo scontato sì di Nicevic e Basile. Adesso i giocatori sicuri sono lo stesso Laquintana (contratto sino al 2019, quindi un italiano), il serbo Stojanovic e l’ungherese Perl (sotto contratto entrambi, quindi due europei). Potendo sfruttare il doppio passaporto (statunitense e nigeriano per le origini) la società ha già fatto una proposta per il rinnovo al procuratore del centro Alex Oriakhi e, con l’eventuale firma del lungo, a disposizione ci sarebbero sempre tre pedine da poter firmare nella casella degli americani o extracomunitari (come nella seconda parte del torneo trascorso con Bowers, Nankivil e Boatright oltre, appunto, a Oriakhi, tutti impiegabili a referto). E aumenta la possibilità che anche Simas Jasaitis possa clamorosamente restare in biancazzurro. È stata la società ad affrettare i tempi per far curare al meglio il fuoriclasse lituano e spedirlo in Finlandia per una visita specialistica. Forse Jasaitis necessita di un intervento alla schiena con qualche mese di stop assoluto prima di poter riprendere e sarebbe, eventualmente, pronto a metà agosto per la partenza della preparazione. Nel tal caso Jasaitis sarebbe il terzo europeo sui quattro da tesserare. Andranno via di sicuro, a scadenza di contratto, Ilievski, Bowers (ha diverse richieste) e Boatright che dovrà fare anche la scelta migliore come livello (si vocifera di un interesse del Barcellona, nella Liga spagnola, sono solo voci comunque). I ruoli chiave, quindi, per i tre americani o extracomunitari, sono quelli di play, guardia e un lungo. In generale tutto dipenderà, però, dalla decisione che assumeranno Gianluca Basile e Sandro Nicevic che stanno meditando, e forse lo faranno ancora a lungo, sulla possibilità di continuare o chiudere adesso la carriera. Ovviamente l’eventuale sì del “Baso” e di “Sandrone”, significherebbe arrivare a tre nella schermata dei cinque italiani oltre a Laquintana.