Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
L’operazione 2016-2017 è ufficialmente partita all’indomani della fine del quinto campionato di serie A per la Betaland Capo d’Orlando, uno dei tre soli club in Italia, insieme a Trento e Cremona, che vantano due stagioni nell’Olimpo, a non essere mai retrocesso sul parquet ed unica realtà siciliana ad aver disputato due tornei di fila ai vertici. Tre i fronti subito operativi della società con la parte burocratica affidata all’esperto Ciccio Venza, decano dei dirigenti essendo in biancazzurro fin dal 1998, che si sta occupando delle pratiche relative all’iscrizione al sesto massimo campionato. Di concerto lavora anche lo staff, «patron» Enzo Sindoni in testa, che devono garantire la non trascurabile parte economica affinchè i conti tornino anche stavolta. La garanzia è il «main sponsor», l’agenzia di scommesse Betaland che da un paio di mesi ha aperto anche un punto a Capo d’Orlando e che ha legato il suo marchio ai paladini fino al 30 giugno 2017. Voci attendibili dicono che potrebbe presto arrivarne un altro di spessore ad affiancarlo, ossigeno puro per la più piccola realtà ai massimi livelli del basket nostrano. E poi ci sono il riconfermato coach Gennaro Di Carlo e, soprattutto, il giovane direttore sportivo Giuseppe Sindoni, che stanno lavorando sul roster che verrà, provando a puntellarlo in particolare con tre/quattro pedine da quintetto che vadano ad affiancare i giovani ma inamovibili Tommaso Laquintana, Zoltan Perl e Vojislav Stojanovic, con quest’ultimo alle prese con il recupero dall’infortunio che gli ha fatto chiudere anzitempo un’annata iniziata tardi (17 presenze e 5.1 punti (87 in tutto) ma che non gli impedirà di farsi trovare pronto fin dall’inizio della preparazione estiva (da stabilire se sarà ancora a Tripi) per impossessarsi dello spot di ala piccola che dovrebbe occupare nello starting five, sperando di avere come chioccia e più che valida alternativa il veterano Simas Jasaitis. Al lituano, a sua volta in fase di recupero dopo l’intervento alla schiena subito in Finlandia, la società offrirà il rinnovo del contratto ed il cecchino da 24 presenze e 11.8 punti di media (282 il totale) dovrebbe accettarlo visto che si è integrato bene a Capo d’Orlando. Agli altri due 0 minutaggio da riserve di lusso nel settore dei piccoli dove Sindoni jr deve pescare magari prima degli altri il funambolo adatto a far girare la squadra ma anche a prendersi tante responsabilità al tiro avendo almeno 15 punti nelle mani, una sorta di mix tra Ilievski e Boatright, due che vedremo da altri parti con il primo destinato in Slovenia ed il secondo nella Nba o in un top club da Eurolega, magari a Barcellona come indica qualche rumors di mercato. Sul fronte lunghi, invece, determinante la caccia all’erede di Archie e Bowers come ala grande, mentre nello spot di pivot resta decisamente in piedi la possibilità che Alex Oriakhi (30 presenze, 8.6 punti (257) e 8.8 rimbalzi) resti alla Betaland per il secondo anno, visto che la società gli proporrà il rinnovo a cifre ritoccate potendolo sfruttare da nigeriano quindi cotonouh oltre che da extracomunitario, sempre nell’ottica della formula 3+4+5. Dopo aver terminato la prima avventura orlandina Oriakhi ha avuto un ottimo impatto nelle finali del campionato venezuelano dove è stato chiamato. Il centro, che momentaneamente fa parte dei Bucaneros De La Guaira, ha realizzato una doppia doppia nel primo dei due match giocati (Gara-3, 16 punti e 12 rimbalzi), e nell’ ultima gara giocata ieri notte ha realizzato 11 punti e 5 rimbalzi. Oriakhi ha preso parte a Gara-3 e Gara-4 della serie finale contro i Cocodrilos de Caracas, vincendo la prima delle due gare disputate.