Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Nessuna novità di mercato in casa Orlandina, ma ancora non siamo neanche all’alba delle trattative. Con la finale playoff in corso (stasera Milano ha il primo match-point scudetto in gara-6 a Reggio Emilia), le altre società stanno sistemando le panchine (ieri Walter De Raffaele ha firmato il prolungamento per una stagione con la Reyer Venezia) e solo qualche movimento c’è da segnalare (rinnovo per l’ala Leunen ad Avellino, nuovo play per la Dinamo Sassari, l’ex Cantù Darius Johnson-Odom, fresco campione di Grecia con l’Olympiakos Atene). L’Orlandina ha già confermato da tempo Gennaro Di Carlo in panchina (contratto sino al 2018) che avrà come primo assistente David Sussi, triestino ormai “naturalizzato” orlandino e con il ruolo dello spagnolo Jorge Silva Suarez che sarà diviso tra prima squadra e il settore giovanile. Per questo si cerca un secondo assistente. Per la composizione della squadra sotto contratto ci sono il play Tommaso Laquintana (contratto sino al 2019), l’ungherese Zoltan Perl e il serbo Vojislav Stojanovic che, da par suo, si sta preparando per disputare gli Europei Under 20, da protagonista, con la Serbia, in programma a Helsinki a metà luglio. Per altre, eventuali, conferme, non resterà Corrado Bianconi, di ritorno dal prestito al Basket Barcellona con più ombre che luci (l’ex ala della Andrea Costa Imola ha un altro anno di contratto con Capo d’Orlando e sarà girato nuovamente in prestito altrove) e resta il rebus sui grandi “senatori” Gianluca Basile e Sandro Nicevic. Il primo è sempre a Capo d’Orlando con la famiglia, il secondo è già in vacanza. Le ultime news danno in ascesa la percentuale per il ritiro del “Baso” (ma non è detta l’ultima parola) mentre per il capitano dell’ultima stagione esiste una possibilità di continuare ma minima. Nel contempo la pista per firmare Stefano Mancinelli, quale italiano di grido in caso di ritiro di Basile, sembra raffreddarsi (si trattava comunque di una idea, la trattativa non era neanche stata avviata). La formula sarà invariata rispetto a quella dell’arrivo di Nankivil e Boatrigth a gennaio scorso ma il 3 + 4+5 sarà condizionato dalla decisione di Alex Oriakhi che, comunque, più passa un giorno e più si allontana dalla richiesta di rinnovo offerto dalla società che vuol anche prendere due piccioni con una fava: essendo un Cotonou per la sua origine nigeriana, il centrane statunitense poteva essere il “quarto” extracomunitario insieme ai tre da inserire, probabilmente tutti americani perché, proprio come confermato con le firme di Nankivil e Boatright, dei giocatori a stelle e strisce non se ne può fare a meno, sia per il rendimento che per lo spettacolo. Intanto prosegue l’iniziativa #NotOnlyTShirt, con i ragazzi dello IED (Istituto Europeo Design) di Milano che si stanno occupando di progettare le divise ufficiali dell’Orlandina per la prossima stagione. Due squadre, Shield e Sword, stanno riprogettando l’immagine della canotta e, dopo l’incontro con i responsabili di Betaland (sponsor anche il prossimo anno sulla base dell’accordo biennale firmato un anno fa) e società che hanno illustrato le linee guida del progetto, hanno sinora analizzato, progettato e definito quelle che saranno le idee su cui concentrarsi, discutendo su grafiche possibili e indagato sul significato dei colori e della storia di Capo d’Orlando.