Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO “Man-Drake” è un obiettivo. L’Orlandina insegue la guardia con punti nelle mani, che dovrà raccogliere la difficile eredità lasciata dal fenomeno Ryan Boatright, ed ha puntato le sue attenzioni su un altro cavallo di ritorno, dopo Archie, vale a dire Drake Diener. Non c’è solo la conferma di alcuni giorni fa del presidente Enzo Sindoni che ha comunque ribadito la difficoltà dell’operazione ma anche gli ammiccamenti e le trattative in corso. È il giocatore che dovrà decidere ben sapendo che Capo d’Orlando lo aspetta a braccia aperte in un ambiente che conosce bene. Diener già a gennaio era in predicato di tornare in biancazzurro ma da poco aveva concluso lo stop forzato a causa del manifestarsi dei sintomi del morbo di Chron. Ultimata la stagione a Saragozza, dopo che l’Orlandina mirò Boatright, ecco riaprirsi la possibilità, otto anni dopo l’addio per l’esclusione di Capo d’Orlando dalla Serie A. Malgrado le 34 primavere, un Diener fìsicamente a posto è ancora un leader, un trascinatore, una macchina da punti se messa nel ritmo giusto. E poi ha affidabilità ed esperienza, quella che l’Orlandina cerca, per la sesta stagione e terza consecutiva in Serie A, soprattutto se Basile e Nicevic decidessero di appendere le scarpe al chiodo della loro, fantastica, carriera. A tal proposito il “Baso”, ultimato l’anno scolastico delle figlie, è pronto alla partenza delle consuete vacanze familiari in Sardegna con partenza il 12 luglio e, pare, che agli amici orlandini più affezionati, avrebbe dato appuntamento a metà settembre e non a metà agosto, in coincidenza con l’inizio della preparazione. I bene informati assicurano che Basile si ritirerà e, magari, anche la società lo sa o l’ha capito, ecco perché non intende restare spiazzata nell’acquisizione di uno o due elementi di esperienza: Diener potrebbe essere uno di questi. Se il “Baso” avrebbe (condizionale d’obbligo) deciso, non l’ha ancora fatto Nicevic, sempre dibattuto dall’incertezza, a maggior ragione che la voce che lo voleva possibile assistente di coach Gennaro Di Carlo, perde consistenza. Malgrado tutto il tecnico campano non chiude la porta. «La nostra disponibilità – dice Di Carlo in riferimento ai due grandi “senatori” – è inversamente proporzionata alla qualità che questi ragazzi si portano in dote, dunque la priorità è quella di capire se avranno la voglia di andare avanti come giocatori a 360 gradi nello spogliatoio, in campo, come immagine per Capo d’Orlando». Intanto l’Orlandina ha in organico quattro giocatori per la prossima stagione: l’americano Dominique Archie, l’ungherese Zoltan Perl, il serbo Vojislav Stojanovic e il “paisà” Tommaso Laquintana e qualcosa di importante potrebbe maturare anche in questa settimana. Infine l’Orlandina Basket è stata premiata nella seconda edizione di “Eccellenze del territorio”, organizzato dal Lions Club Capo d’Orlando. A nome del sodalizio, è stato il direttore generale Francesco Venza a ricevere la targa dal presidente uscente, dott. Maurizio Gaetano Rifici. Il premio è stato assegnato perché l’Orlandina Basket ha saputo unire e rappresentare un intero territorio su scala nazionale ed internazionale ed essere diventata faro e modello per le società sportive siciliane, grazie a risultati straordinari.