Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Drake Diener e Juan Fernandez per lo starting five, Antonio lannuzzi per la panchina. Questi i principali obiettivi dell’Orlandina sul mercato dopo l’annunciato ritorno dell’ala grande Dominique Archie. Al momento è su “Man-Drake” – come Gazzetta del Sud ha anticipato una settimana fa – che si stanno concentrando tutte le attenzioni. Non è una operazione facile anche perché, confermato che il giocatore di Fond du Lac è completamente guarito dal morbo di Chron che si era manifestato di nuovo l’anno scorso, ecco arrivare la concorrenza. All’ex cecchino di Sassari, nominato Mvp della stagione regolare 2013/14, si è interessata l’Enel Brindisi di Meo Sacchetti e soprattutto Cremona che cerca una guardia con tanti punti nelle mani, stavolta non per farla partire da sesto uomo (come avvenuto la scorsa stagione con l’ex biancazzurro Tyrus McGee, appena passato a Venezia) ma nel quintetto di partenza. Battere in questa “corsa a due” una società che ha raggiunto i quarti dei playoff non sarà facile ma l’Orlandina proverà in tutti i modi per cercare di riportare a Capo d’Orlando quel Diener lanciato nel panorama cesti-stico internazionale nel 2007 prima del suo trasferimento a Siena. Diener è inattivo dal dicembre scorso dopo l’interruzione anticipata a Saragozza (6.1 punti in 9 partite di Acb), È caccia anche al playmaker per il quale sul tappeto ci sono varie opzioni. Il nuovo numero “1” potrebbe essere un americano ma anche un oriundo come l’argentino Juan Fernandez, appena promosso in Serie A (insieme all’ex Marco Passera) con Brescia, squadra della quale è il leader da alcuni anni. Non è la prima volta che il nome di Fernandez viene accostato all’Orlandina. Già nell’estate del 2013 la formazione paladina lo cercò con insistenza prima che il talentuoso “gaucho”, nato a Rio Tercero, 26 anni il prossimo 22 luglio, firmasse con Sassari. Uscito dal quadriennio universitario di Tempie, Fernandez nel 2012 firmò per Milano ma senza mai giocare; poi venne dirottato in prestito prima a Brescia e poi a Sassari. Nel 2014 una buona annata Tutte le attenzioni sono puntate sul 3 5 enne americano lanciato nel 2007 e che ha risolto i problemi di salute in patria, all’Obras Sanitarias di Buenos Aires (8.6 punti di media) e quindi il rientro a Brescia per due altre stagioni concluse con il trionfale ritorno della Leonessa nella massima lega. Nel 2012 ha fatto parte dell’Argentina che ha conquistato il campionato sudamericano. Per il reparto lunghi dovrebbe arrivare già oggi la risposta di Antonio lannuzzi che, insieme all’ex Ciccio Pellegrino (fresco di firma a Ferrara dopo la buona seconda parte di annata a Barcellona), era stato provato, a metà mese, da coach Di Carlo al “PalaFantozzi”. Considerato che capitan Nice-vic potrebbe dare l’addio alla pallacanestro giocata, l’Orlan-dina vuole cautelarsi firmando un quarto lungo italiano. Alto 208 centimetri, lannuzzi ha 25 anni ed è reduce da un campionato di A2 nella Paffo-ni Omegna che, perdendo i playout, è retrocessa in B. Cresciuto cestisticamente ad Avellino, a 15 anni lannuzzi era già aggregato alla prima squadra della Scandone, allenata all’epoca da Andrea Capobianco. Poi, neanche diciottenne, la decisione di lasciare l’Irpinia per tentare la carta Siena, con la corazzata Mens Sana. Quindi nella sua carriera Matera e Ferentino fino all’approdo a Omegna negli ultimi due campionati.