Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Dopo Boatright (impossibile da firmare) e Bowers lasciato libero) e in attesa di Oriakhi (in settimana la risposta definitiva all’offerta), l’Orlandina perde un altro pezzo della scorsa stagione. Si tratta del fuoriclasse lituano Simas Jasaitis, per il quale manca l’annuncio ufficiale della firma a Pesaro, richiesto dal nuovo coach biancorosso Piero Bucchi. Libero dal contratto scaduto alla fine della stagione, Jasaitis era un espresso desiderio del presidente Enzo Sindoni per la riconferma e le basi erano state gettate anche perché l’atleta, costretto a chiudere in anticipo la stagione a causa dei problemi al collo, a spese della società paladina era stato dapprima visitato in Finlandia e poi sottoposto a intervento chirurgico. Si attendeva l’esito dell’operazione prima di avviare la trattativa vera e propria ma Jasaitis ha preferito non aspettare e, considerando il suo stato di free agent, ha accettato la richiesta di Pesaro e, quindi, resterà in Serie A e a Capo d’Orlando tornerà da avversario. La società biancazzurra ieri ha emesso un comunicato per salutare il campione lituano. Stella di prima grandezza del basket del Vecchio Continente, Jasaitis era stato il grande colpo dell’Orlandina della scorsa stagione (Boatright arrivò a fine gennaio) e, inizialmente, con la sua classe, fu determinante per il grande avvio di campionato dei biancazzurri. Poi l’ex nazionale gialloverde è andato di pari passo con il cammino della squadra: dopo il canestro decisivo segnato a Torino in una importantissima vittoria ai fini della salvezza, il declino con le dieci sconfitte, su undici gare, della squadra ma nel mezzo anche un fastidioso infortunio e la richiesta di Cantù respinta, in prima persona, da Sindoni. La ripresa insieme a quella del gruppo, le vittorie necessarie per risalire la classifica ed il raggiungimento della salvezza. Nel finale il nuovo stop che ha finito per pregiudicare le statistiche che potevano essere senz’altro migliori: 24 presenze ma 21 valutate, 11.8 punti (53.1% da due, 39.3% da tre, 85% dalla lunetta), 3.9 rimbalzi, 0.9 assist, 10.7 di valutazione. Jasaitis poteva essere l’ala piccola titolare dell’Orlandina 2016/2017 con il suo status di comunitario, a questo punto le strategie cambiano anche se, probabilmente, sarà sempre un pari ruolo “europeo” a prenderne il posto. I comunitari da poter firmare, in base al 3 (extracomunitari)+4 (Unione europea)+5 (italiani), sono due visto che, in organico, ci sono il serbo Stojanovic e l’ungherese Perl. La giornata, per il resto, non ha fatto registrare novità e gli obiettivi principali sono sempre indirizzati sul play e la guardia con in prima fila Juan Fernandez, in uscita da Brescia e l’ex Drake Diener, sulle cui tracce restano Brindisi e Cremona. Come detto in questa settimana arriverà la risposta definitiva di Oriakhi ma, avendo tergiversato già da un mese, l’impressione è quella che la volontà del lungo di origine nigeriana, e tesserabile come Cotonou, sia quella di maturare nuove esperienze. In tal caso si cercherà un lungo extracomunitario, privilegiando gli due altri tesseramenti in merito (uno è già coperto con la firma di Dominique Archie) con la guardia (obiettivo Diener appunto) ed il centro.