Alberta Catturi – La Provincia
Dopo l’anno sabbatico il tecnico canturino farà il vice di Di Carlo «La società è organizzata» A Reggio Emilia, come vice di Menetti, ha addirittura sfiorato lo scudetto. Ora, dopo un anno di stop volontario, ecco il sì a Capo d’Orlando, «una società ambiziosa» che, come è lui stesso ha dire, «ha in mente un bel progetto». Flavio Fioretti, canturino di nascita e di formazione, è il nuovo vice-allenatore della Betaland. Da metà agosto, dunque, Fioretti sarà in Sicilia per la sua nuova avventura al fianco del capo-coach Gennaro Di Carlo, una sfida da vivere tutta d’un fiato in un ambiente, appunto quello siciliano, «che vuole crescere, partendo dai giovani». «È un progetto interessante, direi eccitante», dice l’ex vice di Sacripanti, Dalmonte e Trincheri ai tempi della sua lunga permanenza al Pianella «La società – racconta – è molto brillante, ben organizzata e con idee chiare. La volontà è quella di crescere, di consolidarsi e di salvarsi quanto prima possibile. Si tratta, insomma, di un’ottima opportunità per me». Nel corso dell’ultima stagione, il neo-vice di Capo d’Orlando s’è preso «un anno sabbatico». «Mi sono sposato, goduto il viaggio di nozze e ho assaporato quei weekend che fino ad ora non mi ero mai preso perché non era possibile farlo. Allenare è un lavoro bellissimo, ma gli impegni conseguenti mal si conciliano con coloro che affrontano una vita per così dire più normale», continua. Una stagione a guardare la palla a spicchi dalla tv, poi l’offerta dalla Sicilia e il sì alla nuova sfida professionale. «Il progetto punta a costruire un vero settore giovanile, un po’ come era quello di Cantù nei decenni scorsi. Si tratta di un percorso lungo, ma se si hanno le idee chiare lo si può intraprendere. Per questo motivo, i giovani saranno aggregati alla prima squadra, così da crescere in parallelo ai senior». Il campionato 2016-2017 non sarà una passeggiata, così come non lo è stato quello che si è appena chiuso alle spalle. «L’ultima stagione è stata la più combattuta di sempre. Non c’era né una squadra fortissima, né squadre cuscinetto. È sufficiente dire che se le ultime avessero vinto tre partite in più sarebbero finite ai playoff, o comunque molto vicino alla fase finale. Non c’è stato nessuno, nemmeno Milano, in grado di ingranare la quinta e fare la differenza». Quest’anno, a suo dire, la musica non cambierà di molto. «In Italia la rotazione dei giocatori è molto forte, anche perché non c’è la capacità economica di trattenere i migliori. In questo quadro Milano, che ha una forza economica superiore alle altre, è sicuramente favorita. Tra le avversarie credo che solo Venezia possa tenergli testa, mentre Reggio Emilia è al momento indecifrabile. Vedremo». Un pensiero per Cantù, ovviamente, non può mancare in questa analisi: «Oltre alle tre principali ci sono diverse squadre che faranno sicuramente divertire. Tra queste ci metto anche Cantù, sebbene non si sappia ancora come si svilupperà il suo mercato. Di certo, i due acquisti, Lawal e Johnson, sono pazzeschi. La nuova dirigenza sta cercando di ricostruire la squadra con calma e con i tempi del mercato italiano. Chissà che non possa essere una sorpresa Questo, Capo d’Orlando permettendo. Ovviamente», conclude.
Il curriculum. Dai giovani alla finale scudetto Flavio Fioretti è nato a Cantù il 29 aprile 1977. Dopo aver mosso i primi passi come allenatore del settore giovanile della Pallacanestro Cantù (titolo Cadetti 1996-97 come vice), nel 1999 è promosso assistente di Franco Ciani in serie A. Dodici stagioni in prima squadra con Sacripanti, Dalmonte e Trin-chieri, con esperienze europee e la vittoria della Supercoppa 2003,cui affiancare due finali di Coppa Italia (2004 e 2011). Allenatore al camp di Roosvelt Bouie a Syracuse, Stati Uniti (luglio 2007), tre anni più tardi diviene capo allenatore del camp stesso. Anche nel Bel Paese i riconoscimenti non mancano: a Reggio Emilia con la Pallacanestro Reggiana conquista la promozione 2012 in Al Con la stessa squadra si gioca l’anno successivo sia playoff sia le finali della Coppa Italia. Quattro anni a Reggio Emilia – dove vive attualmente – come vice di Menetti, con la vittoria dell’Euro-Challenge2014e le sette gare della finale scudetto (2014-15).