Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO L’ultima settimana di luglio non dovrebbe apportare novità nel completamento del roster dell’Orlandina ma sarà importante per la decisione di Sandro Nicevic. La risposta del capitano non solo sarà determinante per il mosaico del gruppo che sarà a disposizione di coach Gennaro Di Carlo tra meno di un mese ma anche per le strategie di mercato. Infatti Nicevic è un croato ma con nazionalità e tesseramento italiano, in caso di un no, bisognerà cercare un sostituto. «In questa fase tutto lascia intendere – dice il ds Giuseppe Sindoni – che Sandro, per l’Orlandina una leggenda al pari di Basile, decida per il sì e giochi. In tal caso sarà la sua ultima annata? Non è detto, mi auguro che Sandro possa giocarne ancora altre. Però aspettiamo la risposta definitiva». L’attesa per Nicevic s’interseca con quella di Basile ma i due sono con i poli contrapposti. «Tutto lascia intendere – prosegue Sindoni jr. – che Gianluca non sarà con noi quando ripartiremo per la preparazione. Ma non si sa mai: posso anche firmare 6 o 7 esterni, se il “Baso” dovesse ripensarci, lo accoglieremo con gioia e a braccia aperte, così come i nostri tifosi, ne sono certo». Detto dei senatori, spazio per le due pedine che mancano: il centro titolare e un esterno dalla panchina ma con minuti importanti. La società lo aveva già bandito dalle ricerche ma, in ogni caso, l’avventura tra Alex Oriakhi e Capo d’Orlando, si è conclusa con la stagione 2015/16. Infatti il lungo ha firmato con il Socar Petkimspor gli ha offerto un contratto per la prossima stagione per giocare in TBL, la Lega della Turchia. «È vero – riprende il ds – che Oriakhi l’abbiamo cercato per una riconferma ma, dalla composizione della squadra che sta nascendo, da giorni cerchiamo un prototipo di centro diverso e più dinamico. Al momento, però, non abbiamo trattative aperte e stiamo valutando diverse opzioni. Chiaramente il nuovo “5” sarà un extracomunitario, per sfruttare l’ultimo tesseramento che abbiamo dopo quelli di Diener e Archie». L’esterno dalla panchina. «Non sarà un comprimario, speriamo di firmare un giovane di livello e con tesseramento europeo, visto che possiamo sfruttarne un altro. La nostra idea è quella di avere quattro giocatori intercambiabili nei post “2” e “3” fermo restando che Fitipaldo e Laquintana si divideranno il minutaggio da play. Abbiamo Diener, Stojanovic e Perl, chiuderemo un altro esterno che possa garantire minuti e qualità anche per fare rifiatare Diener che non possiamo caricare nel minutaggio». Dopo un anno si punta ancora su Stojanovic. «Forse è stato caricato di eccessive responsabilità lo scorso anno, ma ricordiamo che ha 19 anni, un enorme potenziale e, soprattutto, che si è infortunato in avvio di preparazione e si è fatto male nel finire del campionato quando stava giocando bene. Lui è anche un gran difensore, grande forza fisica e mi piace ricordarlo con la prestazione fornita quando vincemmo contro Venezia. Ha anche un anno in più di esperienza sulle spalle, così come Laquintana e Perl, giovani sui quali crediamo e puntiamo molto».